Ma quanto è bella l’estate!

Ma quanto è bella l’estate! Ahh io la adoro, nonostante ora faccia questo caldo! Il caldo rilassa, ci fa rallentare e finalmente pensiamo alle vacanze. La nostra mente viaggia su quelle frequenze, anche se non ci siamo ancora fisicamente oppure le abbiamo appena fatte. E la frequenza della vacanza può fregarci a livello di salute e di linea. In che senso? L’estate è davvero un momento cruciale e possono accadere due cose: con questo caldo e dentro a questa vibrazione vacanziera ti permetti di tutto e di più: gelati, frutta a go go, granite, focacce al mare e panini al volo e piatti che ritieni freschi come la mozzarella e la bresaola (che in realtà creano accumuli e riscaldano) tornando a settembre con kili in più e gonfiori vari! Approfitti della bella stagione e ti dai una mossa per riprendere quella parte di te stessa/o che per i figli, il lavoro o altre questioni emotive ed esistenziali hai messo da parte e ci dai dentro ! Ecco in questo secondo caso se non vuoi che la tua estate ti porti alla deriva puoi fare tre cose: richiedermi una consulenza strategica con cui andiamo a vedere i tuoi punti deboli e creiamo una strategia alimentare ed organizzativa apposta per te! Cominciare a seguirmi con il mio metodo la tua dieta naturale in equilibrio www.cucinaincambiamento.it (puoi avere un assaggio provando tre giorni detox scaricando sempre sul mio blog la guida naturale per sgonfiarsi con le ricette in versione estiva) e sei di Torino prenotare subito il tuo posto al corso di cucina che terrò da Sale in zucca giovedì 11 luglio dove ti insegnerò come organizzarti dalla colazione, agli spuntini, al pranzo alla cena! Ti racconterò tutti i trucchi per evitare di abbuffarti alla sera oppure di cadere in “tragiche” tentazioni durante i viaggi o in vacanza. Leggi bene la locandina qui sotto e prenota subito il tuo posto! Love,trust,care Silvia
Storie di donne, di diete e di memoria

Quante diete hai provato dalla tua adolescenza ad oggi?Quante ti hanno davvero soddisfatto/a?Uso il verso soddisfare perché io quando ero a dieta proprio non ricordo che il cibo avesse gusto e colore e desse alcuna soddisfazione. E’ vero perdevo i kili di troppo ma poco dopo gli riprendevo con gli interessi di cellulite, gonfiori e pazze voglie di dolce.Quando si fa una dieta si entra in una mentalità di restrizione, di privazione e in qualche modo di sofferenza.E se il corpo sente questo collaborerà nel lungo periodo con la tua parte più mentale, più razionale che diventa matta a contare calorie e grammi?Con il cavolo!!!Può darti subito quella effimera soddisfazione di perdere peso qualche mese ma poi il corpo entrerà in un circolo vizioso in cui ti chiederà sempre quello che ti fa ingrassare.Sai qual è la ragione di questo effetto del cane che si morde la coda e tu intanto, anno dopo anno, metti qua e là un kilo in più?La ragione per cui succede questo è che le diete così come sono concepite oggi non sono sostenibili nel lungo periodo.E perché qualcosa porti ad un cambiamento duraturo ed efficace è fondamentale che sia sostenibile.Quando una dieta diventa sostenibile da ogni punto di vista (anche ambientale) e ti fa uscire dal circolo vizioso del cane che si morde la coda?Quando diventa uno stile di vita!Siiiiiii!!!Quando io parlo della mia dieta naturale in equilibrio uso questo termine nel significato originario del termine.Nel vocabolario Treccani leggi dieta: nell’antica medicina greca il complesso delle norme di vita ovvero alimentazione, attività fisica, riposo ecc.Quindi per dieta intendo l’abbracciare un stile alimentare salutare che si possa portare avanti in modo sostenibile per tutto l’arco della propria vita.Woowwww!Proprio questo: La tua dieta NATURALE in equilibrioOhh yess, è il momento di lasciarsi alle spalle tutte le restrizioni caloriche e dei pesi e pesetti!Quella è roba che nel tempo annoia e annoia e annoia.E’ vero o no?Bisogna fare uno switch e scivolare verso una nuova quanto antica esperienza alimentare. E io ti aiuto a farlo come lo fatto io con la mia dieta naturale in equilibrio (www.cucinaincambiamento.com).Ora però ti voglio ora raccontare una storia.Io ho la fortuna di avere ancora una nonna. Attualmente vive in una bellissima casa di cura a Cavour e quando riesco non mi perdo l’occasione di andare ad abbracciarla fortissimo e a stringerle la mano.E’ il nostro modo di comunicare, in questo momento delle nostre vite.Mia nonna ha perso la memoria.A volte mentre ci coccoliamo ha però ancora dei lampi di memoria e ci ricordiamo insieme quando mi cucinava le sue super patatine fritte, le frittelle a carnevale o i ragù e quando mi rincorreva con la merenda.Abbiamo trovato la nostra magia.Spesso, da quando ho iniziato a studiare gli effetti del cibo sul corpo, medicina tradizionale cinese, macrobiotica, cucina naturale, yoga, mi sono chiesta come il cibo che sceglieva avesse potuto contribuire al avanzare della sua malattia.Negli ultimi 7 sette anni ho osservato i suoi pasti.Sai quando uno ha una deformazione professionale)Mia nonna, come penso tante donne di quella generazione ha vissuto la guerra, la povertà, la mancanza di cibo, si è sposata con un uomo, mio nonno, che è stato nei campi di concentramento in Germania ed è tornato uno scheletro.Vigeva quindi in casa e in famiglia una attenzione particolare al fatto che il cibo doveva essere sempre abbondante. E con l’arrivo del benessere economico il cibo doveva essere anche ricco nella visione della mia nonnina: ricco di grassi, di zuccheri e di tutto quello che il mercato poteva offrire.Andare a fare la spesa al supermercato per lei era come andare al luna park per me, era una gioia, significava lasciarsi alle spalle la povertà: comprava affettati, merendine, biscotti, tutti i prodotti confezionati con crema di cioccolato, i formaggi stagionati e quelli non stagionati, pane, cracker, tonno in scatola, pasta, tanta pasta, grissini, pane.Andava poi dal suo macellaio di fiducia e tornava a casa contenta.Negli anni però ha messo su diverso peso e dopo i 55 anni circa ha iniziato una serie di diete per cui si andava a casa sua e la prima cosa che saltava all’occhio era la bilancia per i cibi. Di quelle diete che lei intraprendeva ricordo: le fette biscottate al mattino con un velo di marmellata, il caffè o il the, un frutto a metà mattina, la pasta con un sugo a pranzo, un pochino di tonno e insalata, un frutto o un budino a metà pomeriggio e alla sera la fettina di pollo in padella con verdure mezze grigliate.Ahh ehhh ovviamente nelle sue diete era presente l’edulcorante al posto dello zucchero perché aveva meno calorie.Questo aspetto delle sue diete dimagranti mi faceva un sacco sorridere. Mi sono sempre chiesta: non è meglio imparare a farsi dei dolci naturali senza zuccheri, La tua dieta NATURALE in equilibrio senza farine raffinate, senza lieviti, morbidi usando frutta di stagione invece di illudersi che una pastiglia salvi dagli schizzi della glicemia?Ho visto questo regime alimentare tante di quelle volte in casa di mia nonna !E dimagriva?Si, subito.Ma poi cadeva inevitabilmente nel circolo delle tentazioni delle voglie di dolce mandando tutto all’aria.Erano diete sostenibili?NO.Ma soprattutto la mia domanda era: visto che ogni cibo che ingeriamo ha un effetto secondo la visione energetica del cibo, che effetto ha avuto quel tipo di scelte alimentari sull’evolversi della malattia?Io me lo sono chiesto più e più volte.Mia nonna aveva le gambe magre e tutto il grasso era concentrato sull’addome. Aveva poi delle mascelle ben sviluppate.Spesso ho osservato il suo corpo alla luce della visione energetica della medicina tradizionale cinese.La sua costituzione era yang.Lei era piccola, con le ossa grandi, il bacino largo ! Yang in medicina tradizionale cinese significa contratta, compatta, densa. E accumulava il grasso del cibo in una delle zone più yang del corpo: la zona centrale del corpo, il plesso solare dove ci sono gli organi più yang del corpo ovvero pancreas e fegato.Lei aveva queste caratteristiche e le dietiste di turno le consigliavano per dimagrire cibo yang (fette biscottate,