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Ho voglia di dolce? …Cosa faccio?

L’altro giorno mi sono arrabbiata davvero tanto, di rado mi arrabbio così tanto, ma non so perché mi è preso un attimo di “svalvolamento”. Ero molto stanca. Ci sono veramente dei momenti che portare avanti Cucina in Cambiamento, ormai azienda che cresce ogni giorno con tutti i doveri, le sfide e gli impegni sia economici che emotivi, mi richiede davvero tanto. Ero guarda caso davanti al commercialista mentre mi saliva la rabbia in testa e la sentivo scorrere nelle vene. Oggi in Italia è davvero duro fare impresa, soprattutto in un settore nuovo come il settore online. A volte mi sembra di essere persa in un bosco fitto dove mi faccio strada a colpi di macete. Questa è esattamente la frase che un giorno dissi a mia mamma che mi chiedeva se non fosse il caso di stare più tranquilla e lasciare perdere. E che io non posso lasciare perdere: diffondere una alimentazione che aiuti le persone a risolvere i propri problemi di salute partendo da un cibo in equilibrio  è davvero la mia missione del cuore e ci sono dentro con ogni cellula di me e più vado avanti  e ricevo recensioni e feedback positivi del lavoro fatto insieme più sento con tutta me stessa di dover andare avanti in questa missione. Tutto il sistema Cucina in Cambiamento con le consulenze mirate sulle esigenze della persona (che comprendono ora anche il riallineamento energetico Ram), il metodo la Dieta Naturale in Equilibrio  (ora anche con la possibilità di essere seguiti tutti i giorni o spesso con dei messaggi vocali  via WhatsApp), il corso online  Tutto sulle verdure, il mio ebook la tua guida naturale per sgonfiarsi è stato sviluppato per stare sempre accanto alla persona che si rivolge a me perché stufa di passare da una dieta all’altra, da un dermatologo ad un altro o da un gastroenterologo ad un altro e sentirsi abbondato a se stesso. Non che queste figure non siano necessarie ma molte volte è più facile di quello che si pensi riportare in equilibrio il proprio corpo e far funzionare alla grande intestino, stomaco, pelle e metabolismo. Una volta prima di creare il mio metodo quella rabbia l’avrei riempita e messa “sotto il tappeto” con una bella tavoletta di cioccolata o magari con un pacco mega di biscotti per poi sentirmi a terra e il giorno dopo avere una pancia super gonfia. Si può dire che non in tutte le occasioni riesco a gestire al meglio o in modo super evoluto la mia rabbia (rivivendo a posteriori la scena sono stata una gran cafona e potevo gestire meglio le parole che mi uscivano tipo cascata del Niagara) ma una volta a casa e in preda alla fame chimica ho subito avuto chiaro la prima mossa che dovevo fare: scaldarmi il succo di mela con un pochino di cannella. Già al secondo sorso stavo decisamente meglio e sono stata in grado di cucinarmi delle mele cotte (ho messo la ricetta nel post ultimo di facebook Cucinaincambiamento). E mi sono dimenticata totalmente della cioccolata e dei pacchi di biscotti che comunque evito di tenere in casa. E con la pancia più tranquilla sono uscita nel bosco con Totò. Il contatto con la Natura è un altro fattore decisamente de -stressante. I primi dieci minuti li ho passati facendo respiri profondi e ascoltando il salire e lo scendere di ogni respiro e poi ho finito cantando un bel mantra. Nella vita bisogna essere attrezzati e nella mia cassetta degli attrezzi per non essere travolta dal mare magnum delle emozioni ci metto:   Il mio metodo la Tua Dieta Naturale in Equilibrio (soprattutto con la parte organizzativa della spesa mirata e in equilibrio che mi evita sbandamenti. Trovarsi in casa litri di succo di mela non è lo stesso che trovarsi pacchi di biscotti industriali, trovarsi a casa quando torni dal lavoro per merenda una bella torta sana che ti sei fatto la domenica non è lo stesso che metterti ad aprire il frigo e mettere in bocca quello che capita basta che tappi) Il contatto con la Natura dove mi creo micro momenti con me il pediluvio caldo la sera con l’olio essenziale di zenzero o di lavanda la borsa dell’acqua calda che mi fa addormentare in un nano secondo e messa sui reni mi rilassa tutta la schiena e messa sulla pancia mi rilassa tutti gli organi digestivi che quando sono tesi creano quelle pazze voglie di dolce. Abbracciare il mio Totò e giocare come una matta con lui  ( gli animali sono il più potente calmante che esiste sulla faccia  della terra, adottare Totò è stata la mia salvezza, lo posso ammettere). Far circolare l’amore ha un effetto sorprendente. Scrivere tutte le mattine o quasi tre pagine del mio diario (altra pratica salvifica e ri-equilibratrice ) dove getto fuori tutto il mio materiale emotivo. Ma cosa è in realtà la voglia di dolce? Esprime, nella visione della medicina tradizionale cinese, una condizione yang ovvero di grande contrattura della parte centrale del nostro corpo dove c’è il plesso solare e quindi organi come il pancreas, la milza, il fegato e lo stomaco. Esprime anche un grande voglia di amore e per questo che stare con i pelosi rilassa come anche prendersi cura di sé cucinando,  passeggiando nella natura, scrivendo e creandosi dei micro momenti per se. Si creano così dei momenti yin che vanno a bilanciare tutto lo yang che contrae. La voglia di dolce, che nel tempo può diventare vera e propria fame nervosa portando anche problemi di insulina e glicemia, può davvero essere annullata e gestista al meglio se sai come farlo e se sei ben attrezzato.  Se invece continui a nutrire un circolo vizioso dove metti yang su yang, contrazione sopra contrazione, la luce in fondo al tunnel sarà difficile anche solo intravederla. Love, trust,care Silvia P.S: ti aspetto per annullare la tua voglia di dolce in consulenza e con il mio metodo (www.cucinaincambiamento.it/abbonati)                    

Dieta? No…applica questa regola 90/10!

La domanda del giorno è: segui una dieta? Oppure segui uno stile di vita, uno stile emozionale e di pensiero che ti fa dimagrire e stare bene? Una dieta per come è concepita oggi è un qualcosa che si adotta in modo momentaneo e poi si ritorna a mangiare quello che si mangiava prima ingrassando sempre di più, creandosi magari anche problemi di salute. Perché capita questo con le diete moderne o a chi sta in perenne dieta mood? Perché nella concezione moderna di dieta intesa come regime restrittivo temporaneo non si è cambiato nulla di se stessi, nel proprio atteggiamento mentale ed emotivo e del proprio stile alimentare. Le persone tendono a ritornare a fare diete su diete perché per loro è familiare mettere su peso, perdere peso, metterlo di nuovo su in un circolo vizioso da cui non se ne esce più. Se vuoi veramente cambiare il tuo peso e stare bene nel tuo corpo è ora che cambi il tuo stile di pensiero e smetti di essere a dieta. Si, si è vero.. tu dirai ma tu hai chiamato il tuo metodo proprio La tua Dieta Naturale in Equilibrio. E’ vero si.. ma per abbracciare il concetto che aveva in origine la parola dieta che nella antica medicina greca significava un insieme di norme che abbracciavano lo stile di vita: dal cibo, allo sport, al modo di sentire e pensare. Lo sai, a me piace sempre andare alla radice delle cose, capire a fondo. La superficialità non è del mio segno zodiacale, sono dei pesci e mi piace nuotare nelle profondità. Il senso profondo del mio lavoro lo ha colto Stefania Lamiasale che mi segue da fine settembre con il mio metodo e mi scrive: <<Ciao Silvia, scusa l’ora ma è adesso che ho un po’ di tempo per scriverti quello che sento e te lo volevo comunicare. Seguendoti e cucinando con gli ingredienti naturali e stagionali, mi rendo conto che sono più presente, che realizzo meglio il cambiamento di stagione, i suoi colori, i suoi profumi. Realizzo veramente ammirando i piatti che hanno gli stessi colori caldi dell’autunno: le torte marroni e arancio come la terra e come le foglie degli alberi. Oppure le minestre verdoni e i contorni che vanno dal viola al bruno, nuovamente come il terreno e gli arbusti. Mi piace la tua Dieta Naturale in Equilibrio perché mi ricollego alla natura, perché mi ero persa e non riuscivo più a definire bene il corso delle stagioni e del tempo. Cucinando con il tuo metodo oltre ad instaurare seri cambiamenti nel corpo ho ritrovato questo collegamento e sono proprio curiosa di provare più avanti le tue proposte perché alla fine il tuo metodo è facile e fattibile>>. Cosa ha fatto Stefania? Ha cambiato paradigma, modo di pensare e sentire il cibo e il suo apparato digerente ha trovato pace, ha creato il suo miracolo: ha reso familiare ciò che gli era estraneo (il prendersi cura di se attraverso la cucina) e ha reso estraneo ciò che era familiare (ovvero mangiare cibi che appesantivano la sua digestione)! Quindi uno dei segreti per stare bene nel proprio corpo (perché poi dimagrire vuol dire questo) è ricollegarsi alla natura, darsi tempo e superare il concetto moderno e sterile di dieta per andare alla radice e conquistare un nuovo stile di vita e di pensiero. In sintesi un nuovo approccio al nutrimento nel senso più ampio possibile del termine. Una buona regola che oggi voglio condividere con te é quella che si è creato mio marito Leonardo e in fondo poi anche io: la regola del 90/10. Leonardo viaggia tantissimo per lavoro in tutto il mondo, una volta, all’inizio del nostro matrimonio tornava da questi giri molto affaticato e gonfio con anche un po’ di pancetta. Poi abbiamo adottato la regola del 90/10 (che è sua e ne va molto fiero) : in casa si mangia secondo lo stile della tua Dieta Naturale in Equilibrio e fuori si mangia quelle cose che fanno parte della tradizione culinaria del paese che può essere carne (per lui), pesce, dei dolci particolari, uova, vino, formaggi particolari. Questo vuol dire che non siamo macrobiotici, vegani o vegetariani? Ma allora io lascerei perdere tutte le categorizzazioni e abbraccerei una parola: elasticità. L’elasticità è una gran parola, piena di vibrante saggezza ed è una qualità dell’Energia Legno e quindi del fegato e della cistifellea, i due organi parte di questa energia per la Medicina Tradizionale Cinese. Ciò che fa la differenza è il nostro stile alimentare, di vita, di pensiero ed emotivo che applichiamo tutti i giorni, il 90 per cento e non il 10 cento. La ricerca del benessere non deve trasformarsi in una gabbia in cui ci richiudiamo oppure che ci rende incapaci di godere del momento presente. Quindi la nostra regola vincete: 90 per cento della tua Dieta Naturale in Equilibrio mangiato con gioia e 10 per cento di ciò che ci ha sempre attratto di più nella vita mangiato con altrettanta gioia, presenza e gratitudine. Nel nuovo anno voglio parlare un po’ più di lifestyle e atteggiamento emotivo vincente e un po’ meno di cibo o meglio fare più collegamenti per capire come il cibo cambia la nostra mente, che ne dici? Love, Trust,Care Silvia P.S: e se vuoi anche tu cominciare la tua trasformazione io sono con te con il mio metodo la Tua Dieta Naturale in Equilibrio che non è una dieta ma un riappropriarsi di uno stile di vita più in armonia con la Natura per innescare cambiamenti a tutti i livelli. Certo… te lo dico: non si fa dal giorno alla notte ma si tratta di piccoli, costanti miglioramenti che portano alla vittoria. E per chi vuole iniziare con un assaggio: il mio ebook la tua Guida Naturale per sgonfiarsi (fondamentale dopo le feste). Tutto sul mio blog cucinaincambiamento.it P.S.S: ora c’è la possibilità di abbinare al percorso alimentare anche i trattamenti energetici Ram per andare a sciogliere i blocchi emotivi che creano pasticci

Ri-educa e libera il tuo intestino (e anche la tua schiena)

Cara Tribù del Cambiamento, come qualcuno di voi sa io mi distinguo, come consulente alimentare, per aver creato un metodo che si chiama La tua Dieta Naturale in Equilibrio con cui seguo ormai un centinaio di persone in tutta Europa inviando ogni venerdì un menù con ricette mirate definite da chi mi segue “magiche”. Clicca qui per vedere alcune recensioni sull’efficacia del mio metodo Vai alle testimonianze Questa settimana per il mio super gruppo ho creato un menù con ricette specifiche per lasciare andare e ho ricevuto subito dei feedback entusiasti. Questi sono i feedback che mi danno la carica. Maria Alberta Navello mi scrive: “Lasciare andare…arrivi sempre puntuale con il tuo menù!” Cinzia Vaccaro: “Che bello un menù sul lasciare andare!” Ma lasciare andare che cosa? Per la Medicina Tradizionale Cinese siamo entrati in un periodo dell’anno molto intenso chiamato Energia Metallo che stimola in modo specifico alcuni organi che nel nostro corpo si occupano proprio di lasciare andare: la pelle, i polmoni e l’intestino crasso. E il cibo ha un impatto cruciale sul lavoro di questi organi: alcuni cibi aiutano in modo particolare questi organi a lasciare andare tossine, accumuli e grassi, altri cibi invece bloccano questo lavoro prezioso di liberazione, creando invece ristagni e immobilità. Chi si nutre soprattutto di alimenti poveri di fibre, come pasta, pane bianco o pizza, carne ed insaccati, formaggi e magari ha anche pasti disordinati e frettolosi ha creato una comunità batterica stanca nel proprio intestino che fa fatica a lasciare andare e a liberarsi. Spesso infatti quando le persone vengono da me in consulenza e passano nel giro di pochi giorni da una alimentazione moderna ad una alimentazione ricca di fibre vere (non quelle delle fette biscottate integrali) e di fermenti vivi (non quelli finti degli yogurt moderni) si possono trovare con una flora intestinale che sembra “impazzita” e con un pochino di gas nell’intestino. Tutto normale. Per me che lavoro nel settore da anni. Infatti li tranquillizzo subito e nel giro di pochi giorni mi scrivono poi che è tutto risolto e il loro intestino ricomincia a lasciare andare e a liberarsi (puoi leggere le recensioni di intestini entusiasti qui in home page Ora non si tratta di diventare vegani o vegetariani o chissà cosa si tratta di imparare a ri-educare la propria flora batterica intestinale. La chiave è la pazienza e la volontà di riavere un intestino in equilibrio. Quindi il primo passo per ri-educare il proprio intestino è: introdurre più fibre. Ma quali fibre? Quelle del cereale integrale, del legume e delle verdure. Quindi nei primi giorni di transizione ad una alimentazione con più fibre ci si può sentire momentaneamente gonfi ma… Non è il legume o il cereale che gonfia se è cotto nel modo giusto, è l’intestino che non riesce più ad accogliere le fibre e ha perso la sua elasticità (magari anche a causa dell’uso eccessivo di lassativi). In questo caso, in realtà, il cereale integrale e il legume stanno svolgendo un lavoro prezioso di pulizia e di ripristino della flora intestinale sana ed equilibrata. Quando un intestino ha perso la sua capacità elastica purtroppo si gonfia. Ma nel caso del passaggio da una alimentazione povera di fibre ad una più ricca e varia ci sarà un gonfiore passeggero, del tutto diverso da quello provocato nel caso in cui si mangiano tutti i giorni pane, pasta, pizza, biscotti, insaccati, carne e formaggi, zuccheri raffinati magari anche pasticciati insieme in una sola sera. Che fare? Dare tempo al tempo, continuare ad immettere cibi ricchi di fibra nel proprio corpo senza paura come i cereali integrali, i legumi e le verdure e tanti alimenti fermentati (il cui effetto approfondirò martedì 19 novembre alla cena con conferenza) e farsi aiutare in questo passaggio anche da un bel massaggio viscerale. Ho creato una serata specifica a questo scopo: Martedì 19 novembre nella biogastronomia Sale in Zucca in via Santa Chiara 45, angolo via Burzio, zona Piazza Statuto a Torino, dalle 19,30 alle 22 Guarda nei dettagli la locandina Quando l’intestino non funziona come vorremmo noi non lasciamo andare, ci sentiamo sempre gonfi e pieni ed è necessaria una ri-educazione. Siii.. ci vuole una vera e propria rieducazione alimentare ma non solo… Perché quando non si riesce ad evacuare in modo corretto tutto l’organismo ne risente prima di tutto la parte posteriore del nostro corpo ovvero la schiena, in particolare la parte bassa. In realtà quando l’intestino soffre anche la parte alta del tubo digerente soffre e questa sofferenza si riversa su tutta la schiena. Che fare? 1)capire come rieducare il proprio intestino attraverso l’alimentazione 2)capire e praticare (all’inizio con l’aiuto professionale di un osteopata) il massaggio viscerale in modo che venga ripristinato il giusto movimento di espulsione e passi così anche il mal di schiena dovuto alla eccessiva pressione delle membrane che rivestono l’intestino. Ma questo passaggio ce lo spiega meglio Paolo Brero, l’osteopata, super ospite della cena con conferenza di martedì 12 novembre da Sale in Zucca. Clicca qui per vedere tutti i dettagli del evento “Il Trattamento Osteopatico si basa su manipolazioni manuali e palpazioni di repere anatomici, nell’ambito del massaggio viscerale sarà dunque importante percepire bene e distintamente la morfologia e il repere topografico anatomico dei singoli bypassando gli strati di rivestimento superficiali di tessuto connettivale”. Ho chiesto poi a Paolo di spiegare quanto un tipo di alimentazione piuttosto che un’altra influisce sugli organi e sul risultato del suo lavoro: “Trattando vari individui si dovranno considerare morfologie diverse.La morfologia del paziente dipende anche dal tipo di abitudini alimentari, nel mio lavoro di osteopata infatti noto differenze sostanziali a seconda di ciò che mangiano i pazienti. Portando un esempio, quando tratto i miei Amici Silvia e Leo questa differenza la noto. Infatti la loro corretta alimentazione e preparazione fisica mi fanno percepire meglio la morfologia degli organi meno congestionati e meno coperti da tessuto aggiuntivo ed inoltre la meno ritenzione idrica tessutale (che fa l’effetto palloncino gonfio) mi consente una manipolazione più facile a livello strutturale.

La dieta delle verdure e l’aerobica

Voglia di dimagrire, di drenare, di sgonfiarsi, di apparire e sentirsi più belle? E’ il momento! Non scherzo. Siamo nel pieno dell’inverno ma, per la medicina tradizionale cinese, stiamo transitando già verso l’energia della primavera che è una energia che smuove il fegato e la cistifellea e quindi chiede al metabolismo di risvegliarsi e di lasciare andare gli accumuli. Basta con queste diete dell’ultimo minuto che non servono a nulla e mettono solo confusione nel corpo! Basta con la visione a breve termine dell’alimentazione in cui ci si costringe a mangiare cibi cucinati sempre nello stesso modo noioso e ci contraggono nel tempo non portandoci a un cambiamento duraturo, portandoci anzi ad una specie di schizofrenia del corpo e della mente. Tutte le diete, così come concepite oggi, hanno una visione a breve termine dell’alimentazione. Cosa intendo per una visione a breve termine? Guardano al risultato qui ed ora, senza prendere in considerazione le conseguenze. “In che senso” mi chiederai tu? Decidi di fare una dieta proteica ovvero con parecchio cibo animale, perdi una decina di chili subito perché hai messo sotto stress il tuo corpo inondandolo di tossine (lo sai vero che dimagrisci per un processo che non è tanto naturale per il corpo?) e nello stesso tempo lo irrigidisci. Lo irrigidisci??? Siiii, chi crea le diete non conosce gli effetti del cibo sul corpo per cui ti da un dieta che per forza non può avere una visione a lungo termine né della persona né del suo corpo. E se il corpo è rigido e contratto, YANG, lavora bene? Il mio no. Ma per vedere la differenza, per capire veramente ciò che ti dico ti lancio una piccola sfida: Prova a stare un giorno, un solo giorno ti chiedo senza prodotti da forno (ovvero senza fette biscottate, focacce, pizze, grissini) e senza carne, uova, insaccati e formaggi. Un solo giorno! Tutti lo possono fare. Per capire gli effetti del cibo sul corpo. E mangia cibo soffice: tante verdure in tutti i modi che le sai preparare e un pochino di riso basmati integrale o di quinoa (per la colazione basta che la cuoci insieme a dell’acqua, una mela tagliata a pezzettini, un pochino di marmellata senza zucchero). Facile, no? Ecco dopo un giorno raccontami la differenza (puoi iscriverti e raccontarmelo al mio gruppo facebook chiuso la tua dieta naturale in equilibrio) Tutti vogliono dimagrire. Ma per dimagrire in modo efficace e duraturo ci vuole una vera e propria strategia. Una strategia che prima di tutto TI RILASSI. Perché? Se sei tesa ovvero yang qui non andiamo da nessuna parte. La tua dieta NATURALE in equilibrio Veramente te lo dico. Dopo anni che mangi fette biscottate e focacce, carne e insaccati le voglie di dolce sono sempre in agguato (o al contrario voglie di salato ma è lo stesso)! Vero o no? Quindi ci vuole una vera e propria strategia per mettere ordine nelle voglie. Prova insieme al giorno detox che ti ho descritto prima un piccolo trucco: bevi mezzo o un bicchiere di succo di mela senza zucchero caldo a metà mattina, pomeriggio, sera. E poi sorridi. La dieta naturale che ti propongo con il mio abbonamento parte da questo presupposto: tutti abbiamo un gran bisogno di rilassarci dentro e fuori. Intendo però la parola dieta in modo un po’ diverso da come oggi è utilizzata. Secondo me la dieta diventa efficace nel breve e nel lungo termine quando è concepita come la intendevano gli antichi greci che avevano coniato la parola. Per loro dieta era l’abbracciare una serie di abitudini che portavano ad un vero e proprio stile di vita positivo. Quindi la strategia alimentare che io propongo è partire proprio dallo scioglimento di queste tensioni profonde agli organi interni che poi ti gonfiano e che ti fanno sentire molto lontano da una situazione di benessere e poi, a poco a poco, abbracciare uno stile di vita con abitudini alimentari sane e rilassanti. Come facciamo ad ottenere questo risultato? Attraverso decotti facili e veloci di verdure, ricette naturali mirate e cotture specifiche per drenare, sgonfiare e perdere peso. Il corpo per cambiare e lasciare andare i kili di troppo ha bisogno che venga creato un movimento interno ed esterno. Bene, il movimento negli organi interni lo creiamo con i decotti di verdure e le ricette mirate (il problema della carne è proprio questo che blocca con la sua qualità compatta, dura, solida, yang i veri processi interni di cambiamento del corpo così come anche i prodotti da forno) ma c’è bisogno anche di un altro tipo di movimento. Che dici quindi di un pochino di aerobica da casa? Siii, qualcosa che puoi fare comodamente a casa tua divertendoti mettendo un po’ di musica, saltando o ballando. Io ho trovato il trucco del rebounder. Per me è stata la soluzione quando non riesco ad andare fuori a camminare con il mio cagnolino, quando arrivo tardi la sera e sono stata seduta tutto il giorno. Lo sai che 15 minuti saltellando sul rebounder equivalgono a 45 minuti di camminata veloce? Ma non è magnifico e cominci a creare movimenti e ricambi di energia del corpo che ti assicuro ti faranno stare davvero bene. Io dopo che saltello anche solo venti minuti ho un miglioramento netto dell’umore, vedo tutto più roseo, se sono arrabbiata, mi scarico, se sono depressa mi passa, se non stanca mi rivitalizza. E’ un bel allenamento fitness da fare a casa comodamente. Dopo che avrai saltato sentirai che si ossigena tutto l’organismo, io spesso sento formicolii per qualche minuto nelle braccia e nelle gambe e questo significa che si stanno liberando le ghiandole linfatiche (importantissime per noi donne) e che sto scaricando tossine e che il cuore e il sistema circolatorio ha lavorato bene. La tua dieta NATURALE in equilibrio E dopo solo tre giorni avrai anche i muscoli più tonici. Provare per credere. Ecco l’abbinata vincente per una estate in forma che puoi mettere in pratica già adesso: una dieta basata sulle verdure con

Storie di donne, di diete e di memoria

Quante diete hai provato dalla tua adolescenza ad oggi?Quante ti hanno davvero soddisfatto/a?Uso il verso soddisfare perché io quando ero a dieta proprio non ricordo che il cibo avesse gusto e colore e desse alcuna soddisfazione. E’ vero perdevo i kili di troppo ma poco dopo gli riprendevo con gli interessi di cellulite, gonfiori e pazze voglie di dolce.Quando si fa una dieta si entra in una mentalità di restrizione, di privazione e in qualche modo di sofferenza.E se il corpo sente questo collaborerà nel lungo periodo con la tua parte più mentale, più razionale che diventa matta a contare calorie e grammi?Con il cavolo!!!Può darti subito quella effimera soddisfazione di perdere peso qualche mese ma poi il corpo entrerà in un circolo vizioso in cui ti chiederà sempre quello che ti fa ingrassare.Sai qual è la ragione di questo effetto del cane che si morde la coda e tu intanto, anno dopo anno, metti qua e là un kilo in più?La ragione per cui succede questo è che le diete così come sono concepite oggi non sono sostenibili nel lungo periodo.E perché qualcosa porti ad un cambiamento duraturo ed efficace è fondamentale che sia sostenibile.Quando una dieta diventa sostenibile da ogni punto di vista (anche ambientale) e ti fa uscire dal circolo vizioso del cane che si morde la coda?Quando diventa uno stile di vita!Siiiiiii!!!Quando io parlo della mia dieta naturale in equilibrio uso questo termine nel significato originario del termine.Nel vocabolario Treccani leggi dieta: nell’antica medicina greca il complesso delle norme di vita ovvero alimentazione, attività fisica, riposo ecc.Quindi per dieta intendo l’abbracciare un stile alimentare salutare che si possa portare avanti in modo sostenibile per tutto l’arco della propria vita.Woowwww!Proprio questo: La tua dieta NATURALE in equilibrioOhh yess, è il momento di lasciarsi alle spalle tutte le restrizioni caloriche e dei pesi e pesetti!Quella è roba che nel tempo annoia e annoia e annoia.E’ vero o no?Bisogna fare uno switch e scivolare verso una nuova quanto antica esperienza alimentare. E io ti aiuto a farlo come lo fatto io con la mia dieta naturale in equilibrio (www.cucinaincambiamento.com).Ora però ti voglio ora raccontare una storia.Io ho la fortuna di avere ancora una nonna. Attualmente vive in una bellissima casa di cura a Cavour e quando riesco non mi perdo l’occasione di andare ad abbracciarla fortissimo e a stringerle la mano.E’ il nostro modo di comunicare, in questo momento delle nostre vite.Mia nonna ha perso la memoria.A volte mentre ci coccoliamo ha però ancora dei lampi di memoria e ci ricordiamo insieme quando mi cucinava le sue super patatine fritte, le frittelle a carnevale o i ragù e quando mi rincorreva con la merenda.Abbiamo trovato la nostra magia.Spesso, da quando ho iniziato a studiare gli effetti del cibo sul corpo, medicina tradizionale cinese, macrobiotica, cucina naturale, yoga, mi sono chiesta come il cibo che sceglieva avesse potuto contribuire al avanzare della sua malattia.Negli ultimi 7 sette anni ho osservato i suoi pasti.Sai quando uno ha una deformazione professionale)Mia nonna, come penso tante donne di quella generazione ha vissuto la guerra, la povertà, la mancanza di cibo, si è sposata con un uomo, mio nonno, che è stato nei campi di concentramento in Germania ed è tornato uno scheletro.Vigeva quindi in casa e in famiglia una attenzione particolare al fatto che il cibo doveva essere sempre abbondante. E con l’arrivo del benessere economico il cibo doveva essere anche ricco nella visione della mia nonnina: ricco di grassi, di zuccheri e di tutto quello che il mercato poteva offrire.Andare a fare la spesa al supermercato per lei era come andare al luna park per me, era una gioia, significava lasciarsi alle spalle la povertà: comprava affettati, merendine, biscotti, tutti i prodotti confezionati con crema di cioccolato, i formaggi stagionati e quelli non stagionati, pane, cracker, tonno in scatola, pasta, tanta pasta, grissini, pane.Andava poi dal suo macellaio di fiducia e tornava a casa contenta.Negli anni però ha messo su diverso peso e dopo i 55 anni circa ha iniziato una serie di diete per cui si andava a casa sua e la prima cosa che saltava all’occhio era la bilancia per i cibi. Di quelle diete che lei intraprendeva ricordo: le fette biscottate al mattino con un velo di marmellata, il caffè o il the, un frutto a metà mattina, la pasta con un sugo a pranzo, un pochino di tonno e insalata, un frutto o un budino a metà pomeriggio e alla sera la fettina di pollo in padella con verdure mezze grigliate.Ahh ehhh ovviamente nelle sue diete era presente l’edulcorante al posto dello zucchero perché aveva meno calorie.Questo aspetto delle sue diete dimagranti mi faceva un sacco sorridere. Mi sono sempre chiesta: non è meglio imparare a farsi dei dolci naturali senza zuccheri,  La tua dieta NATURALE in equilibrio senza farine raffinate, senza lieviti, morbidi usando frutta di stagione invece di illudersi che una pastiglia salvi dagli schizzi della glicemia?Ho visto questo regime alimentare tante di quelle volte in casa di mia nonna !E dimagriva?Si, subito.Ma poi cadeva inevitabilmente nel circolo delle tentazioni delle voglie di dolce mandando tutto all’aria.Erano diete sostenibili?NO.Ma soprattutto la mia domanda era: visto che ogni cibo che ingeriamo ha un effetto secondo la visione energetica del cibo, che effetto ha avuto quel tipo di scelte alimentari sull’evolversi della malattia?Io me lo sono chiesto più e più volte.Mia nonna aveva le gambe magre e tutto il grasso era concentrato sull’addome. Aveva poi delle mascelle ben sviluppate.Spesso ho osservato il suo corpo alla luce della visione energetica della medicina tradizionale cinese.La sua costituzione era yang.Lei era piccola, con le ossa grandi, il bacino largo ! Yang in medicina tradizionale cinese significa contratta, compatta, densa. E accumulava il grasso del cibo in una delle zone più yang del corpo: la zona centrale del corpo, il plesso solare dove ci sono gli organi più yang del corpo ovvero pancreas e fegato.Lei aveva queste caratteristiche e le dietiste di turno le consigliavano per dimagrire cibo yang (fette biscottate,

Come dimagrire e rafforzarsi

L’antica medicina tradizionale cinese consiglia, durante il periodo più freddo dell’anno, per apportare energia agli organi più profondi del corpo, reni e vescica, il grano saraceno e i fagioli neri. Creando piatti con questi due ingredienti di base e le verdure di stagione potremmo rendere forte il nostro corpo così da evitare o ridurre i malanni di stagione. Il grano saraceno è una pianta erbacea originaria dell’Asia. La sua coltivazione inizia nelle zone della Siberia, della Manciuria e della Cina. Con il passare del tempo, il grano saraceno inizia ad essere coltivato anche in Giappone, in India e in Turchia. In Italia sbarca nel XV secolo, grazie al commercio marittimo attraverso il Mar Nero. In Italia viene coltivato soprattutto in Valtellina e in Trentino. Non appartiene alla famiglia delle Graminacee e nemmeno delle leguminose anche se talvolta viene definito pseudo-cereale o cereale minore. Il grano saraceno fa parte della famiglia delle Poligonacee, la stessa del rabarbaro, da un punto di vista botanico, ma ha tutte le caratteristiche nutritive di un cereale e di un legume. Può essere considerato un ottimo sostituto del grano per tutti coloro che sono sensibili al frumento e agli altri cereali in quanto non contiene glutine. Il grano saraceno è un alimento molto proteico, possiede infatti otto aminoacidi essenziali ed è ricco di sali minerali, soprattutto ferro, fosforo, rame, zinco, selenio e potassio, vitamine del gruppo B, PP. Inoltre contiene la rutina, un importante flavonoide dall’azione antiossidante e antiemorragica. Il grano saraceno, contenendo tannini, è un ottimo antiossidante che aiuta a proteggere l’organismo dagli effetti dannosi dei radicali liberi. Il grano saraceno, mangiato almeno tre volte alla settimana, aiuta a combattere il colesterolo cattivo (LDL) nel sangue favorendo un migliore apporto di colesterolo buono (HDL) su quello totale. E’ considerato un alimento benefico per chi soffre di insufficienza venosa e ipertensione in quanto aiuta a migliorare il microcircolo. Le sue proprietà antiaggreganti rendono il sangue più fluido prevenendo infarto e ictus. Se mangiato spesso può ridurre il rischio di diabete. Infatti il grano saraceno ha un indice glicemico basso, ed è quindi l’ideale per chi soffre di diabete anche perché controlla il livello di zucchero nel sangue. Svolge un’azione benefica sulla glicemia anche grazie al magnesio che agisce positivamente sul metabolismo del glucosio. Tra le proprietà di questa pianta erbacea c’è quella di prevenire i calcoli biliari: il grano saraceno, come tutti i cibi ricchi di fibre insolubili, può aiutare ad evitare questo disturbo, in quanto ha la capacità di accelerare il transito intestinale e tenere pulito l’intestino, riducendo la secrezioni di acidi biliari. Le sue proprietà remineralizzanti e fortificanti rendono il grano saraceno un alimento energizzante, ottimo soprattutto per chi pratica sport. È inoltre consigliato in caso di stanchezza e affaticamento in quanto è in grado di rigenerare l’organismo grazie agli aminoacidi e ai sali minerali in esso contenuti. E’ molto indicato nell’alimentazione dei bambini, ma anche in caso di deperimento, magrezza, artrite e disturbi della circolazione periferica. La tua dieta NATURALE in equilibrio Grazie ai sali minerali il grano saraceno ha proprietà diuretiche che aiutano a combattere la ritenzione idrica e a tenere sotto controllo la pressione arteriosa. Ha un alto potere saziante, è l’ideale quindi per chi vuole perdere peso. Oltre a prevenire l’invecchiamento della pelle il grano saraceno aiuta la crescita dei capelli con la vitamina A, vitamine del gruppo B e lo zinco, contribuendo con queste vitamine anche alla depurazione del fegato. Come si consuma? Il grano saraceno in chicchi può essere utilizzato per la preparazione di minestre e zuppe con verdure. La sua cottura è simile a quella di farro, orzo e riso. Prima di essere cucinato il grano saraceno deve essere lavato in acqua fredda anche più volte, fino a che l’acqua non risulta limpida. I chicchi vanno poi scolati e tostati per circa 2 minuti per poi essere cotti in acqua calda per circa mezz’ora. Con i chicchi di grano saraceno tostato è inoltre possibile preparare il Sobacha un infuso orientale dalle proprietà disintossicanti e rigeneranti, ideale per chi vuole perdere peso. E se vuoi una dieta naturale che ti riporti in equilibrio peso e umore seguimi nel mio abbonamento online www.cucinaincambiamento.com, ogni venerdì ti arriverà nella tua casella di posta un menù che ti guiderà con consigli e ricette naturali mirate, sarà come avere un corso di cucina naturale online ogni settimana. Da questo venerdì iniziamo il percorso per sgonfiarsi con anche decotti facili e efficaci che accelerano il processo di dimagrimento e aiutano incredibilmente a far ritornare la pancia piatta. Il grano saraceno è molto utilizzato nella cucina di montagna come ingrediente base per la produzione della “polenta taragna” e per i pizzoccheri valtellinesi. Un pasto veloce e molto nutritivo può essere creato con la soba, degli spaghetti di grano saraceno, molto utilizzati nella cucina giapponese. Metti a bollire dell’acqua, aggiungi del sale marino integrale. Quando bolle butta gli spaghetti di soba, dopo 8 minuti, scolali e sciacquali in acqua fredda. Taglia finemente due foglie di cavolo viola (a listarelle), una manciata di cipolline bianche, due carote (a fiammifero). In una padella fai saltare le verdure con un dito di acqua, del sale, olio di sesamo tostato. Quando sono quasi cotte aggiungere gli spaghetti di soba cotti, saltarli aggiungendo olio e qualche goccia di tamari. Lavare e tagliare del prezzemolo. Tostare delle mandorle insieme a del lievito alimentare naturale in scaglie, frullarli fino ad ottenere una polvere. Servire gli spaghetti di soba con le verdure, con del prezzemolo, le mandorle e il lievito dei cereali. La farina di grano saraceno, invece, ha un sapore simile a quello della nocciola e può essere utilizzata per la preparazione della polenta, ma anche di impasti per fare pane e dolci. In abbinamento alla farina di riso o di frumento può essere utilizzata anche per preparare pancake e crépe (puoi vedere sul blog la mia ricetta: https://www.cucinaincambiamento.it/qual-e-la-colazione-ideale-per-il-tuo-fine- settimana/) La tua dieta NATURALE in equilibrio Un buon cereale sempre senza glutine da alternare al grano saraceno è il teff, un

Hai mai provato la dieta paleo?

Si Si Si, intendo proprio la dieta paleolitica, quella che andava tanto di moda tra i nostri antenati, almeno secondo quello che  ci racconta chi vende la dieta paleo. Qualche settimana prima di partire per il mio ultimo viaggio in Perù viene da me, in consulenza, una signora che mi racconta di aver perso molti kili seguendo la dieta paleo ma che poi, nel tempo, non la trovava più sostenibile, l’aveva resa molto nervosa e con delle voglie di dolce da impazzire che la avevano gettata in un circolo vizioso di abbuffate. In cosa consiste la dieta paleo? Il libro sulla paleo diet di Loren Cordain (mi sono informata per bene) ci spiega, a pagina 7, che gli uomini del paleolitico si nutrivano soprattutto di animali selvatici e magri. Quindi, in sostanza, la dieta paleo è una dieta a basso contenuto di carboidrati o law carb e ad alto contenuto di proteine animali. Una domanda mi è immediatamente sorta spontanea leggendo il libro: ma dove si trovano oggi tutti questi animali selvatici da mettere giornalmente, per più volte al giorno, in tavola? Tu,  per caso, riesci a trovare quella quantità (3 pasti al giorno) da far si che l’uomo moderno possa tornare a mangiare come mangiavano, teoricamente, i paleolitici? Io, quando al mattino, mi sveglio e apro le finestre, non vedo sterminate praterie ma vedo le case dei miei vicini, strade asfaltate e macchine. Quindi una conclusione mi sorge spontanea: se non vedo queste praterie o questi spazi immensi, come ho potuto apprezzare sulle montagne del Perù  a 5 mila metri senza abitazioni e contaminazioni,  significa che oggi non abbiamo più il tipo di vita che c’era nel paleolitico. E quindi gli animali e la carne di cui sono fatti non possono essere della stessa qualità dell’epoca paleolitica. Gli animali di oggi (la cui carne è venduta nei supermercati e nelle macellerie) non si nutrono di erba selvatica né pascolano liberamente e felicemente. Il 99% degli animali, la cui carne ritroviamo nelle tavole, non se la spassa affatto bene oggi come oggi e non ha certo vissuto la vita bellissima di un animale allo stato brado del tempo del paleolitico. Ma questo aspetto un po’ più etico può non fregare nulla ad uno che vuole dimagrire a tutti i costi con una dieta low carb. L’uomo, di per sé, è un po’ menefreghista e anche se l’Economist dice che l’ambiente è super inquinato per l’eccesso di allevamenti e che dovremmo diventare tutti un po’ più vegan (per dirla secondo la moda) ci sta che uno  guardi prima alla propria linea che non al collasso ambientale e non faccia i collegamenti tra ciò che mangia e tutto il resto. Ma tra i seguaci della paleo diet ho anche trovato quelli un po’ più ambientalisti che mi hanno  detto che loro mangiano solo carne “grass fed” ovvero carne di animali nutriti ad erba e allevati in modo dignitoso per cui  l’animale  non è stato stipato in spazi angusti e rimpinzato di antibiotici per evitare il dilagare di malattie. Mi sembra una ottima cosa che uno riesca a trovare della carne allevata con dei principi di rispetto dell’animale e del terreno ma comunque non noti una differenza tra lo stile di vita tuo e quello di uno che viveva a quel tempo? La mia domanda resta sempre: tu vivi esattamente come un paleolitico? Ovvero vivi all’aperto, in caverne, facendo movimento per la gran maggior parte del giorno ? Un uomo del paleolitico passava la maggior parte della sua giornata seduto davanti ad un computer o  viveva all’aria aperta a svolgere qualche mansione per la sua sopravvivenza? Un uomo del paleolitico correva a prendere mezzi di trasporto o correva dietro ad una animale o con un animale (che è ben altra cosa)? Aveva appuntamenti? Pagava le tasse? Pagava le bollette? Aveva il mutuo da pagare? Aveva il direttore dell’azienda che mette pressione se l’obiettivo non viene raggiunto? L’uomo del paleolitico viveva in una società semplice, vestito di poco (con un fai da te diciamo),  viveva e lottava fisicamente per la sussistenza, senza tutte le nostre mille necessità e comodità (le nostre lotte oggi sono per lo più interiori e non richiedono tanto cibo da consumare). Vivendo in una società semplice l’uomo del paleolitico viveva  senza gli enormi stress e senza le tentazioni moderne. L’uomo del paleolitico mangiava carne per sopravvivenza più che per scelta e se  riusciva ad ottenerla cacciandola (e non c’era neanche una certezza). All’epoca la caccia era considerata una “arte” in qualche modo sacra, svolgeva una funzione primaria sociale e l’animale veniva ringraziato per il ruolo che svolgeva all’interno della catena alimentare. Qui, oggi, siamo in tutta altra situazione dove la maggior parte delle persone ingurgita il cibo e il pezzo di carne  nel piatto ha tutt’altra valenza rispetto a quella che aveva nel paleolitico o nelle tribù dei nostri antenati. Il rapporto con il cibo era tutt’altro, e questo rendeva il cibo che veniva procurato con la caccia e con la raccolta sacro e un dono che madre natura faceva ai suoi ospiti uomini. In questo cerchio tutto era in armonia e aveva un senso profondo.  L’animale non aveva praticamente vissuto la sofferenza e in qualche modo si donava per la sopravvivenza dell’uomo che lo ringraziava. Oggi siamo molto lontani dal cerchio di armonia che poteva vivere un uomo nel paleolitico ! In ogni caso la carne è la carne e per me che guardo la vita, secondo le leggi della medicina tradizionale cinese, dal punto di vista energetico ha un solo effetto: quello  della signora che è venuta in consulenza da me e si sentiva nevrotica e depressa e  si è iscritta ora alla mia dieta naturale ! La carne è yang ! l’effetto della carne è  yang ovvero l’effetto della carne è quello di contrarre i tessuti e gli organi! E se sei contratto, yang ,in una società complessa ovvero yang non puoi essere sereno e se giorno dopo giorno, mese dopo mese, mangi cibo yang  non

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