SGONFIARSI CON RISO E VERDURE

L’avanzare della primavera porta con sé il desiderio di rinascere, di snellire, di sgonfiarsi! Per la medicina tradizionale cinese l’energia della primavera corrisponde all’energia Legno, un tipo di energia che stimola due organi in particolare: il fegato e la cistifellea, due organi che si occupano di aiutare il nostro organismo a perdere i kili di troppo e a sgonfiarci. Martedì 7 maggio da Sale in Zucca (www.saleinzucca.to.it) nel mio corso di cucina “Sgonfiati con le verdure” parlerò in modo approfondito di questi due organi e degli squilibri che creano quando non funzionano bene: mal di testa, cellulite, insonnia, kili di troppo, gonfiore, problemi digestivi, reflusso. Durante il corso vedremo ricette mirate, decotti e tutti i segreti per riequilibrare questi due organi tornado a dormire senza cellulite, kili di troppo e senza gonfiore imparando a digerire al meglio. Tutti i dettagli nella pagina eventi del mio blog www.cucinaincambiamento.com. Il cereale che, per la sua forma allungata, aiuta questo processo di snellimento è, per la medicina tradizionale cinese, il riso basmati. Il riso basmati è un riso che storicamente proviene dall’Asia, viene coltivato in modo particolare soprattutto in India e Pakistan, possiamo dire che insieme alle lenticchie sia la base della cucina indiana. Ora pero si coltiva anche in Italia. Questo permette di controllare, soprattutto se si tratta di riso integrale, la produzione ed evitare di consumare riso contaminato da pesticidi dannosi per la salute. Il riso basmati si caratterizza per la forma lunga e sottile, e per il profumo intenso che, a seconda della varietà, varia dal limone al legno di sandalo alla vaniglia. Le principali proprietà riguardano: il profumo intenso, la forma e la composizione chimica del chicco, che permettono di utilizzarlo anche come contorno e in insalate. L’amido viene solitamente lavato via prima della cottura, durante l’usuale risciacquo che si raccomanda di fare al basmati. Il fatto di sciacquarlo lascia i chicchi ben separati durante la cottura. Il riso basmati integrale è molto ricco di fibre, aumenta così il senso di sazietà, calibra l’assimilazione dei grassi e degli zuccheri, riequilibra le funzioni intestinali, fungendo anche da spazzino dell’intestino. Il riso basmati è pertanto utile come detossinante e remineralizzante. Come tutti i tipi di riso integrali, anche il riso basmati è sottoposto alla lavorazione di sbramatura, che consiste nell’eliminazione della parte più esterna del riso, cioè delle glumelle. Questo permette al riso basmati di mantenere intatto il germe, la parte del riso che contiene il maggior quantitativo dei nutrienti. Essendo poco lavorato è consigliabile scegliere riso basmati integrale da agricoltura biologica questo infatti garantisce l’esclusione della presenza di pesticidi che restano in tracce nella parte esterna del chicco integrale. I benefici del riso basmati integrale sono numerosi. Il riso integrale presenta un indice glicemico basso: è quindi utile in caso di diabete e come alimento da inserire in una dieta naturale per perdere peso e per prevenire gli attacchi di fame; la presenza di amilopectina aiuta la circolazione. L’indice glicemico basso rende il riso basmati integrale utile per la prevenzione del diabete. E’ privo di La tua dieta NATURALE in equilibrio glutine, è quindi molto adatto ai celiaci. E’ una importante fonte di potassio permettendo il buon funzionamento muscolare, la trasmissione degli impulsi nervosi, il regolare tenore della pressione arteriosa. Il riso basmati integrale è un energizzante: secondo la medicina ayurvedica, di cui il riso basmati è un ingrediente molto utilizzato, questo alimento dona forza ed energia senza rendere pesante il corpo e senza gravare sulla digestione. Ecco una ricetta per un pranzo light per 4 persone: lava 400 grammi riso basmati integrale. Fai rosolare una manciata di cumino con dell’olio girando bene, aggiungi il riso basmati e fai rosolare bene, aggiungi il doppio di acqua e sala. Copri per 20 minuti finchè non viene assorbita tutta l’acqua. A parte prendi 200 grammi di fagioli neri già cotti (oppure lavali e mettili a mollo la sera prima poi cuocili coperti il giorno dopo con il doppio di acqua, un quadratino di alga kombu, per due ore). Lava le verdure e fai insaporire un cipollotto tagliato fine, e una barbabietola anch’essa tagliata fine con olio e acidulato di umeboshi (un cucchiaio raso). Copri e lascia cuocere per una decina di minuti. Aggiungi poi sopra i fagioli cotti, aggiungi olio, sale e origano. Copri per qualche minuto così i sapori si amalgamo bene. Lava e taglia del prezzemolo. Servi il riso basmati integrale con sopra lo stufato di fagioli neri e barbabietola e una spolverata di prezzemolo. Una buona alternativa al riso è la quinoa. un alimento altamente digeribile, molto proteico e con poche calorie, dunque adatto ad ogni dieta; il suo delicato sapore, inoltre, ben si sposa con molte preparazioni. In più, porta numerosi benefici al nostro organismo, perché contiene fibre e minerali come fosforo, magnesio, ferro e zinco. Molto utile per snellire e sgonfiarsi è il tempeh. Il tempeh è originario del Sud-Est asiatico ed è molto diffuso in Indonesia. Si tratta di un cibo ottenuto dalla fermentazione dei fagioli gialli di soia, e proprio per questo più digeribile dei legumi da cui si ricava. Per produrlo, i fagioli di soia vengono lessati parzialmente, poi si aggiunge dell’aceto e quindi il Rhizopus oligosporus, ovvero il fermento che trasforma i legumi in questo gustoso alimento. Grazie al Rhizopus oligosporus il tempeh non provoca gonfiori intestinali, anzì tonifica l’intestino. Ha un elevato potere saziante e è ricco di vitamine del gruppo b, ferro e magnesio. Il tempeh, come la soia da cui deriva, apporta isoflavoni, ovvero fitormoni utili nella prevenzione dell’osteoporosi e dei disturbi legati alla menopausa. In questa fase della vita della donna, infatti, si verifica un fisiologico calo degli estrogeni che può scatenare squilibri umorali, vampate, insonnia, ma anche aumento della fame nervosa e della cellulite oltre che sovrappeso. Non a caso le statistiche confermano che le donne asiatiche, abituali consumatrici di soia, in menopausa ingrassano meno delle donne occidentali, e sono inoltre meno soggette all’osteoporosi e ai tumori legati ai cambi ormonali. Inoltre, il tempeh contiene saponine, sostanze
Come dimagrire e rafforzarsi

L’antica medicina tradizionale cinese consiglia, durante il periodo più freddo dell’anno, per apportare energia agli organi più profondi del corpo, reni e vescica, il grano saraceno e i fagioli neri. Creando piatti con questi due ingredienti di base e le verdure di stagione potremmo rendere forte il nostro corpo così da evitare o ridurre i malanni di stagione. Il grano saraceno è una pianta erbacea originaria dell’Asia. La sua coltivazione inizia nelle zone della Siberia, della Manciuria e della Cina. Con il passare del tempo, il grano saraceno inizia ad essere coltivato anche in Giappone, in India e in Turchia. In Italia sbarca nel XV secolo, grazie al commercio marittimo attraverso il Mar Nero. In Italia viene coltivato soprattutto in Valtellina e in Trentino. Non appartiene alla famiglia delle Graminacee e nemmeno delle leguminose anche se talvolta viene definito pseudo-cereale o cereale minore. Il grano saraceno fa parte della famiglia delle Poligonacee, la stessa del rabarbaro, da un punto di vista botanico, ma ha tutte le caratteristiche nutritive di un cereale e di un legume. Può essere considerato un ottimo sostituto del grano per tutti coloro che sono sensibili al frumento e agli altri cereali in quanto non contiene glutine. Il grano saraceno è un alimento molto proteico, possiede infatti otto aminoacidi essenziali ed è ricco di sali minerali, soprattutto ferro, fosforo, rame, zinco, selenio e potassio, vitamine del gruppo B, PP. Inoltre contiene la rutina, un importante flavonoide dall’azione antiossidante e antiemorragica. Il grano saraceno, contenendo tannini, è un ottimo antiossidante che aiuta a proteggere l’organismo dagli effetti dannosi dei radicali liberi. Il grano saraceno, mangiato almeno tre volte alla settimana, aiuta a combattere il colesterolo cattivo (LDL) nel sangue favorendo un migliore apporto di colesterolo buono (HDL) su quello totale. E’ considerato un alimento benefico per chi soffre di insufficienza venosa e ipertensione in quanto aiuta a migliorare il microcircolo. Le sue proprietà antiaggreganti rendono il sangue più fluido prevenendo infarto e ictus. Se mangiato spesso può ridurre il rischio di diabete. Infatti il grano saraceno ha un indice glicemico basso, ed è quindi l’ideale per chi soffre di diabete anche perché controlla il livello di zucchero nel sangue. Svolge un’azione benefica sulla glicemia anche grazie al magnesio che agisce positivamente sul metabolismo del glucosio. Tra le proprietà di questa pianta erbacea c’è quella di prevenire i calcoli biliari: il grano saraceno, come tutti i cibi ricchi di fibre insolubili, può aiutare ad evitare questo disturbo, in quanto ha la capacità di accelerare il transito intestinale e tenere pulito l’intestino, riducendo la secrezioni di acidi biliari. Le sue proprietà remineralizzanti e fortificanti rendono il grano saraceno un alimento energizzante, ottimo soprattutto per chi pratica sport. È inoltre consigliato in caso di stanchezza e affaticamento in quanto è in grado di rigenerare l’organismo grazie agli aminoacidi e ai sali minerali in esso contenuti. E’ molto indicato nell’alimentazione dei bambini, ma anche in caso di deperimento, magrezza, artrite e disturbi della circolazione periferica. La tua dieta NATURALE in equilibrio Grazie ai sali minerali il grano saraceno ha proprietà diuretiche che aiutano a combattere la ritenzione idrica e a tenere sotto controllo la pressione arteriosa. Ha un alto potere saziante, è l’ideale quindi per chi vuole perdere peso. Oltre a prevenire l’invecchiamento della pelle il grano saraceno aiuta la crescita dei capelli con la vitamina A, vitamine del gruppo B e lo zinco, contribuendo con queste vitamine anche alla depurazione del fegato. Come si consuma? Il grano saraceno in chicchi può essere utilizzato per la preparazione di minestre e zuppe con verdure. La sua cottura è simile a quella di farro, orzo e riso. Prima di essere cucinato il grano saraceno deve essere lavato in acqua fredda anche più volte, fino a che l’acqua non risulta limpida. I chicchi vanno poi scolati e tostati per circa 2 minuti per poi essere cotti in acqua calda per circa mezz’ora. Con i chicchi di grano saraceno tostato è inoltre possibile preparare il Sobacha un infuso orientale dalle proprietà disintossicanti e rigeneranti, ideale per chi vuole perdere peso. E se vuoi una dieta naturale che ti riporti in equilibrio peso e umore seguimi nel mio abbonamento online www.cucinaincambiamento.com, ogni venerdì ti arriverà nella tua casella di posta un menù che ti guiderà con consigli e ricette naturali mirate, sarà come avere un corso di cucina naturale online ogni settimana. Da questo venerdì iniziamo il percorso per sgonfiarsi con anche decotti facili e efficaci che accelerano il processo di dimagrimento e aiutano incredibilmente a far ritornare la pancia piatta. Il grano saraceno è molto utilizzato nella cucina di montagna come ingrediente base per la produzione della “polenta taragna” e per i pizzoccheri valtellinesi. Un pasto veloce e molto nutritivo può essere creato con la soba, degli spaghetti di grano saraceno, molto utilizzati nella cucina giapponese. Metti a bollire dell’acqua, aggiungi del sale marino integrale. Quando bolle butta gli spaghetti di soba, dopo 8 minuti, scolali e sciacquali in acqua fredda. Taglia finemente due foglie di cavolo viola (a listarelle), una manciata di cipolline bianche, due carote (a fiammifero). In una padella fai saltare le verdure con un dito di acqua, del sale, olio di sesamo tostato. Quando sono quasi cotte aggiungere gli spaghetti di soba cotti, saltarli aggiungendo olio e qualche goccia di tamari. Lavare e tagliare del prezzemolo. Tostare delle mandorle insieme a del lievito alimentare naturale in scaglie, frullarli fino ad ottenere una polvere. Servire gli spaghetti di soba con le verdure, con del prezzemolo, le mandorle e il lievito dei cereali. La farina di grano saraceno, invece, ha un sapore simile a quello della nocciola e può essere utilizzata per la preparazione della polenta, ma anche di impasti per fare pane e dolci. In abbinamento alla farina di riso o di frumento può essere utilizzata anche per preparare pancake e crépe (puoi vedere sul blog la mia ricetta: https://www.cucinaincambiamento.it/qual-e-la-colazione-ideale-per-il-tuo-fine- settimana/) La tua dieta NATURALE in equilibrio Un buon cereale sempre senza glutine da alternare al grano saraceno è il teff, un