La gioia: la vacanza Sana Gola 2016

La vacanza della gioia. Quest’anno a Marina di Camerota con la mia scuola di terapia alimentare e di cucina naturale macro bio vegan La Sana Gola di Milano. In questa vacanza ho respirato un grande sogno, quello di Michio Kushi (allievo di George Ohsawa, fondatore della macrobiotica) e di Martin Halsey (mio maestro) che si sta realizzando. Questo sogno respirato è oggi anche il mio e delle bellissime anime che con me hanno condiviso il tavolo ad ogni pasto durante questa settimana: l’idea che nasca un Homo Pacificus, un uomo che vive in armonia con se stesso e con gli altri esseri umani e con la terra, a partire dalle sue scelte alimentari. Scelte macro che si rifanno al principio unificatore yin e yang, scelte bio per esprimere la necessità di produrre e mangiare senza inquinare e vegan per esprimere il valore di un modo di mangiare che non uccide e non maltratta e crea meno sofferenza possibile, partendo da una riduzione drastica (se non completa) del cibo di origine animale. Non sono proprio scelte a caso. Esse nel tempo, se ti prendi un attimo di tempo per riflettere e magari approfondire, rispondono ai problemi di: -degrado ambientale -fame e violenza nel mondo -dipendenza dal petrolio -maltrattamento e sofferenza degli animali -salute individuale e collettiva e quindi di elevati costi della sanità In questo momento storico di grandi sconvolgimenti dove sembra che non si possa scorgere altro che punti interrogativi pensare che io con le mie scelte alimentari posso contribuire a realizzare un mondo popolato da Homo Pacificus mi tranquillizza e mi dà sicurezza. Io parto da me stessa e parto con azioni molto precise e pratiche: imparare a mangiare in modo equilibrato (comprendendo sempre di più lo yin e lo yang e l’energia del cibo, tema che approfondirò da ottobre in modo che tutti coloro che mi ascoltino abbiamo uno strumento chiaro per orientare CON SAPIENZA ED EQUILIBRIO le proprie scelte alimentari), biologico e il più possibile libero da alimenti di origine animale. Martin nella sua ultima conferenza del sabato prima dei saluti e degli arrivederci ha concluso: <<Imparare a mangiare in modo sano ed equilibrato con la natura può essere la cosa più rivoluzionaria che si possa fare: è rivoluzione ed evoluzione>>. E’ rivoluzione ed evoluzione masticare un boccone per 50 volte, perché questo era il compito per chi come me aveva aderito alla rice diet, una dieta speciale stra semplice, per sciogliere accumuli ed eccessi che proporrò da ottobre nelle mie conferenze da Sale in Zucca. Ecco prova tu a masticare un boccone di carne 50 volte, questo era uno dei temi di discussione mentre abbondavamo la forchetta nel piatto e cominciavamo a muovere le mandibole fino al cinquantesimo boccone. Per la verità non è che si potesse tanto discutere, eravamo così concentrati nella masticazione che ogni parola veniva in secondo piano. Ma in quei pochi sprazzi tra un boccone e l’altro una delle riflessioni era quella. Potresti masticare 50 volte un pezzo di carne? Ti sembra naturale? prova a metterti in bocca la bresaola, il prosciutto e a masticarlo così tanto, dai dai ti sfido. Io starei male, ho provato ad immaginare, e chiunque nel tavolo è arrivato alla conclusione che nessun cibo può essere masticato così a lungo a meno che non sia naturale. In realtà mia nonna so che lo faceva ma con un preciso scopo: utilizzare quel poco cibo animale che le sue bestie le donavano per creare calore nel corpo durante i lunghi inverni ed essere pronta poi ad andare nei campi alle 5 di mattina per finire alle 9 di sera. Ma chi di noi vive ancora così? se ci va bene ci facciamo 30 minuti di camminata al giorno. “Nei paesi industrializzati come l’Italia mediamente si consumano 224 grammi di carne pro capite al giorno (circa 80 kg l’anno a persona). E il consumo globale di carne continua a crescere rapidamente: solo dal 2007 al 2008 si è passati da 275 a 280 milioni di tonnellate di carne prodotta in tutto il mondo, e la FAO ha stimato che entro il 2050 si arriverà a 465 milioni di tonnellate. Anche la produzione di latte, secondo le previsioni, è destinata a crescere velocemente, passando da 580 milioni di tonnellate del biennio 1999-2001 a 1043 milioni di tonnellate entro il 2050. Il consumo di prodotti animali va crescendo con particolare rapidità nei paesi in via di sviluppo, parallelamente alla crescita economica: la carne infatti rappresenta per queste popolazioni un modello occidentale da imitare, uno status symbol, un segno di prestigio e ricchezza sociale. In queste regioni, dal 1983 il consumo di carne è più che raddoppiato, passando dai 14 kg di carne pro capite annui agli attuali 30 kg. Ciò ha causato naturalmente un aumento del numero di animali allevati: secondo le statistiche della FAO (2007), in tutto il mondo ogni anno vengono macellati circa 56 miliardi di animali, esclusi pesci e altri animali marini. Questa crescita esplosiva della popolazione animale domestica si è rivelata incompatibile con i ritmi naturali terrestri e ha inciso attraverso diversi modi sull’equilibrio della Terra” tratto da wikipedia. E il fabbisogno è 0 Kg. <<Un modo di mangiare basato sull’uccisione di altri animali e lo snaturamento di tutti gli alimenti ci rende nervosi, ansiosi e violenti, spesso attaccati a credenze che ci danno un senso di sicurezza in un mondo caotico, credenze per le quali molti sono pronti ad uccidere>> scrive Martin Halsey in “Nascerà l’Homo Pacificus?” articolo del giornale La Sana Gola, autunno 2010. Solo una pallottola di cereali verdure e legumi può darti piacere dopo che l’hai resa poltiglia. Ma te lo sei mai chiesto perché nessuno mai mastica la carne o i panini di affettati? Prova anche con il parmigiano o con qualsiasi altro formaggio, dai dai così ci facciamo 4 risate vediamo se non ti lascia un resto gusto super salato o fastidioso. Il riso diventa così dolce quando si fa poltiglia in bocca che è solo un piacere poi deglutirlo. Prova
Bentornata e bentornato!

Bentornata e bentornato, Spero che la tua estate sia stata ricca di stimoli come la mia e la tua voglia di ripartire tocchi le stelle. Io ho trascorso la mia estate a contatto con gli elementi: mare (elemento acqua), alberi (legno), sole (fuoco), terra, e metallo (le sostanze come i sali minerali che il mio corpo ha assorbito attraverso il mare e il cibo). E mi sono rigenerata completamente. Questa mia estate è iniziata con una grande meta raggiunta per me: ho conseguito il diploma di Guida alla Terapia Alimentare. Dall’inizio del primo corso di terapia alimentare alla Scuola “la Sana Gola” sono trascorsi 4 anni. Avrei potuto terminarlo prima questo corso/percorso ma nel mio cuore avevo deciso che questa preparazione volevo godermela, sperimentare ogni parola del maestro Martin Halsey e di ciò che stavo studiando di medicina tradizionale cinese. E’ da quando ho 6 anni che ho frequentato una scuola completamente distaccata dalla realtà, che mi ha trasmesso molto poco di pratico e così mi sono detta: “Se veramente questo modo di mangiare, di vivere il cibo, trasforma la vita delle persone, voglio che trasformi prima di tutto la mia, così sarò in grado di trasmetterlo non solo dal punto di vista teorico ma anche nella pratica”. Questa società mi ha riempito di nozioni, di informazioni che sono rimaste nella testa cioè ad un livello solo razionale e che veramente non mi sono mai appartenute, solo in piccole dosi sono entrate nel mio corpo e quindi sono entrate davvero nel mio essere per aiutarlo ad evolvere. Il corso/percorso di terapia alimentare mi ha dato una possibilità che non avevo mai avuto in molti dei miei percorsi di studi dalle elementari, alla laurea, al master: vivere gli effetti di ciò che apprendevo a livello teorico e razionale in ogni cellula del mio corpo e fare veramente mia la terapia ovvero ciò che stavo studiando. Partecipavo alla lezione e andavo a casa a sperimentare tutto ciò che mi era stato raccontato, attraverso l’atto del cucinare. Ascolto continuamente consigli alimentari basati su quante vitamine, carboidrati, proteine contiene un certo alimento, alla fine a forza di seguire queste nozioni biochimiche mi sono allontanata dall’essenza del cibo. Una mattina di questa inizio estate una sciamana messicana, Abuela Margherita, raccontò ad un gruppo di donne in cerchio in cui c’ero anche io (ovviamente!!! e chi se le perde queste chicche) che stavano celebrando il risveglio del “sacro feminino” : “Il problema della scienza è che ha perso ogni aspetto di umanità” e io aggiungo di tutta la scienza, anche di quella della nutrizione. L’ho studiata scienza della nutrizione ma è stato il corso che meno mi ha coinvolto, che meno mi ha acceso, il mio cuore batteva ad ascoltare e a sperimentare l’energia del cibo. Ho trovato nel corso di terapia alimentare un contatto, un ritorno all’essenza di ciò che ci nutre e questo per me ha assunto un valore inestimabile e si è trasformato in amore per ciò che mi mettevo in bocca. Ricetta dopo ricetta ho visto il mio corpo prendere la forma che avevo sempre desiderato, tonificarsi, diventare forte (certo anche attraverso una pratica costante di yoga e camminate all’aria aperta, parte di uno stile di vita “macrobiotico” ovvero che insegna cosa significhi avere una vita “grande” attraverso la via del cibo, del movimento e della meditazione), i mie organi ripulirsi, la mia mente tranquillizzarsi per conseguire obbiettivi precisi. Ahh come mi è piaciuta la frase del dott. Franco Berrino, oncologo, in una sua conferenza di presentazione del suo libro “Il cibo dell’uomo” : “Non fidiamoci delle nostre presunzioni scientifiche” aggiungendo poi una frase che mi ha reso ancora più contenta “E’ bene che i medici sappiano cucinare!!!” . Ah ah ah cioè è bene che chiunque parli di alimentazione sappia cucinare e abbia fatto corsi ai fornelli. Però dove si è mai visto questo, fino ad adesso. Il dott. Berrino è un rivoluzionario invece e ha creato una scuola di cucina perché lui quel che dice lo trasforma in fatto, ma non una scuola di cucina qualunque dove si ammassa in una ricetta qualsiasi ingrediente, dalle uova, al formaggio, alla carne conservata, allo zucchero bianco, una scuola di cucina saggia basata su un principio che lui stesso racconta: “Sarebbe bene mangiare come una volta ma senza patire la fame riscoprendo un modo di mangiare dove al centro ci sono le fibre dei cereali , i legumi, le verdure con pochi dolci naturali di qualità”. E’ ora di lasciare andare un vecchio modo di mangiare che sembra in fondo un po’ un gioco d’azzardo tutto incentrato sulle molecole (vitamine, carboidrati, proteine), i grammi da pesare, le calorie, che non guarda alla provenienza e alla storia del prodotto e agli effetti che provoca, che è frutto di una massificazione che ci ha disumanizzati tutti. Chi si concentra tanto su quelli che io definisco “gli aspetti materiali del cibo” poi per estremo è catapultato ad attaccarsi esclusivamente al gusto e a gusti forti e con questo giustifica ogni tipo di piatto e ogni sua scelta alimentare e finisce sempre per mangiare più del dovuto o addirittura per abbuffarsi. Bisogna andare oltre, bisogna riscoprire l’anima del cibo, solo essa ci sazierà e ci guiderà verso scelte più etiche e più adatte alla nostra essenza energetica. E’ ora di risvegliarci e fare il pieno di cibo vivo che ci renda pienamente ed orgogliosamente umani. Sono profondamente grata a questi studi che mi hanno portato a questo titolo “Guida alla Terapia Alimentare” e con gioia e profonda gratitudine mi impegnerò anche quest’anno a trasmetterli a te. Lo farò attraverso consulenze, conferenze, corsi di cucina ed un metodo che ho studiato per te in questi anni “Io ti accompagno, tu assapori” che ti presenterò nel mio blog a fine ottobre. Quindi preparati le novità saranno tante: -Mercoledì 28 settembre si inizia con una conferenza straordinaria “Il cibo influisce sulla salute e sulle relazioni? E le relazioni influiscono sul tipo di cibo che mangi?” con la partecipazione della scrittrice e
Diventa libero!

Diventa libero! Ti senti libero nelle tue scelte alimentari? e in quelle relazionali? Che cosa ti muove?“Tutti i desideri nella vita non sono che aspirazioni verso un aumento di libertà. La ricchezza e la povertà, la gloria e l’oscurità, il potere e la dipendenza, la forza e la debolezza, la salute e la malattia, la cultura e l’ignoranza, il lavoro e l’ozio, la sazietà e la fame, la virtù e il vizio, non sono che gradi maggiori e minori di libertà. Rappresentarsi un uomo che sia privo di libertà non è possibile se non rappresentandolo privo di vita” . Immersa nell’operazione del “magico potere del riordino” della casa mi ritrovo in mano un foglietto sgualcito ripiegato in due con su scritto in stampatello con la mano di mio padre “MEDITAZIONI PER SILVIA”. Apro e leggo questa frase di Leone Tolstoj. E penso a cosa? Al cibo. Ovviamente. E al grado di libertà che esso ti può donare oppure negare. Quello che introduciamo nella nostra bocca a che cosa ci lega e con che grado di libertà? Ci lega ad un determinato sistema economico e ad un determinato sistema relazionale all’interno dei quali facciamo delle scelte alimentari che non sono affatto libere ma frutto di un condizionamento. Che relazioni hai con il cibo che compri e metti sulla tua tavola? Che cosa riflette ciò che mangi e come lo compri? Da che cosa ti avvicina o ti allontana un cibo più vegetale o uno più animale? Che grado di libertà ti offre una scelta basata su cereali, verdure e legumi e dolci naturali? Da che cosa ti slega? Che memorie abbiamo dentro che non ci permettono di scegliere cibi ad alte vibrazioni energetiche come quelli vegetali e poco lavorati e ci fanno scegliere cibi spazzatura o cibi grassi?Ti sto riempiendo di domande, lo so. Abbi pazienza, è la forza dell’autunno che si sta avvicinando e mi sta portando con la sua energia dentro madre terra e mi rende più riflessiva. Tutto è relazione! con il cibo instauri una relazione che ti può dare più o meno libertà esattamente come quella che instauri con un altro essere umano. Vieni allora a capire come essere più libero nelle tue scelte alimentari e nelle tue relazioni. L’appuntamento è mercoledì 28 dalle 20 alle 22,30. Questa volta finiremo 30 minuti dopo perché sperimenteremo degli esercizi di percezione per cominciare ad aprirci ad un mondo nuovo dove diventare veramente protagonisti (felici, realizzati, e in salute) della propria vita e delle proprie scelte alimentari e non. Love, trust, care SilviaP.S: Una serata eccezionale ti avvolgerà mercoledì 28 settembre ricca di spunti e connessioni che ti sorprenderanno… perché dal cibo dell’autunno c’è molto da aspettarsi 🙂 e anche dal libro di Prafulla Stefania Contu “Prendere la madre, lasciare la madre”e dai brevi esercizi che ti proporrà. Iscriviti subitissimo 🙂 ti aspettiamo con gioia ed entusiasmo. P.P.S: consiglio di cuore la serata del 28 a te anche e soprattutto se hai una malattia o un disturbo importante perché potrai trovare veramente un lampo di luce, una strada per stare meglio, se lo vorrai. Dico sul serio 🙂 P.P.P.S: E martedì 11 ottobre preparati per la serata con l’assoluta novità “The italian rice diet”, come metterla in pratica, a cosa serve? in che cosa ti aiuta? perché è utile?
Il cibo della madre

Entriamo a poco a poco nelle profondità della terra. E nel tempo del suo grembo. Madre terra comincia a coccolarci con i gusti dolci della zucca, dei cavoli e delle carote. L’estate si sta dissolvendo e con lei i piatti freddi come le insalatone e la frutta mangiata qua e là, l’utilizzo dell’olio a crudo. E’ il momento di cominciare ad entrare dentro noi stessi. Madre terra ce lo sta chiedendo. Si sta abbandonando la voglia di stare all’aperto, l’energia comincia a scendere verso il basso. E cominciamo a sentire il bisogno di essere nutriti in profondità attraverso il cibo, ma non solo, anche dalle relazioni che si creano con le persone che ci stanno vicine e che incontriamo, con i pensieri che coltiviamo, con le emozioni che proviamo. E’ la stagione della tarda estate. L’energia della madre terra ci parla di radicamento, di stabilità, di ritrovare l’equilibrio, della capacità di sentirsi soddisfatti e di fertilità (in tutti i sensi, anche di idee). Un cambiamento in cucina è necessario per stare bene, nella scelta dei cibi, nelle cotture, nei sapori ed è importante che questo cambiamento sia graduale. E’ ora di cambiare tipi di cereali, legumi, condimenti, cotture per avere più calore e la forza profonda per affrontare le sfide dell’inverno.Problemi connessi agli organi digestivi, al sistema nervoso, a quello immunitario e linfatico si possono far sentire. Per questo è il momento giusto per assaporare una serata di scoperta sugli organi, i cibi e le cotture associati alla energia di madre terra per entrare poi in contatto con la nostra essenza che vuole armonia e ordine nelle relazioni per stare bene. Mercoledì 28 settembre sarà una serata dalle tinte giallo-arancio come il colore che in medicina tradizionale cinese si associa all’elemento terra. E in attesa di questo evento intanto chiediti: qual è il tuo sapore preferito? E dimmelo il 28, da questa preferenza potremmo insieme capire molto sugli organi che in te hanno bisogno di un riequilibrio. Ed ecco per te una ricetta zuccosa per iniziare ad armonizzarti con le prime arie fredde: Zucca ripiena di orzo e lenticchie Ingredienti: ½ piccola zucca Una tazza di orzo perlato o riso integrale o farro o miglio cotto per 4 persone Mezza tazza di lenticchie cotte 1 cipollotto o cipolla 2-3 cucchiai di semi di girasole 2 C di prezzemolo tritato Shoyu o tamari (salsa di soia) 4 C di tahin 1-2 C di miso di orzo olio e sale marino integrale Procedimento: Tagliare a metà la zucca senza sbucciarla e ungerla appena di olio e salsa di soia, metterla in una teglia con poca acqua. Infornare coperta con il lato tagliato verso il basso fino a quando la punta di un coltello la penetra facilmente. Tostare in una padella i semi di girasole lavati e scolati, mescolando con attenzione fino a quando non saranno dorati. Spruzzarli con poca salsa di soia e mettere da parte. Lavare il cereale e il legume. Cuocere una tazza di orzo e lenticchie con tre tazze di acqua fino ad assorbimento e un pochino di sale da aggiungere gli ultimi 20 minuti insieme ad un ramo di rosmarino, e al tahin. Se vuoi a fine cottura per rendere tutto più gustoso puoi far sciogliere il miso in un po’ di acqua calda e usarlo per mantecare. Quando la zucca è tenera, riempirla con il cereale e il legume. Cuocere in forno ancora 5 minuti per legare i sapori, una volta sfornato adornarne con prezzemolo tritato e semi di girasole. Notizia: ho assaggiato questo piatto in un paesino costruito sull’ecosostenibilità sulla costa dell’Uruguay e mi era piaciuto tantissimo, ovviamente laggiù me lo avevano servito con un formaggio di capra delle loro caprette ma io una volta a casa ho creato una variante vegana e allo stesso modo saporita. Love, Trust, care Silvia P.S: i posti per la serata del 28 sono esauriti, apriamo la lista di attesa, e se le persone in lista di attesa saranno molte organizzeremo un’altra conferenza per loro! Grazie di cuore per l’entusiasmo e la curiosità con cui ti sei iscritto, sarà una serata molto ma decisamente molto arricchente di quelle che colmano il cuore, donano speranza e ti riconnettono con la forza pulsante della terra. “Ho scoperto che ogni relazione, che la vita stessa, si esprime attraverso una danza che talvolta è anche fatta da passi indietro e non c’è niente di sbagliato in questo. Ho imparato ad avere più fiducia nel Movimento dello Spirito e ho imparato ad andare sempre di più con lo Spirito. Sto imparando a non rifiutare mai niente, prima di tutto di me…” Tratto da Prendere la Madre, Lasciare la Madre. E noi così faremo anche in cucina sempre più nel movimento di madre natura, del suo spirito del suo amore. P.P.S: Ti aspettiamo l’11 ottobre per scoprire gli straordinari benefici della Italian Rice diet, riceverai giovedì il menù particolare, geniale, creativo. Only rice in tutta la sua grandezza. P.P.P.S: Questa settimana sono a seguire un super chef vegano e un yoga retreat ad Ibiza. Per qualsiasi informazione sono raggiungibile su whatsapp e la super Federica risponderà per me alle mail.
Prendi la curcuma? E gli integratori?

Curcuma sì, curcuma no? Integratori sì? Integratori no? Domenica scorsa ho dato l’esame di diagnosi orientale alla mia scuola la Sana Gola per aver accesso al riconoscimento del titolo di consulente alimentare a livello nazionale. Passato strabene. Un bel traguardo raggiunto con successo. Me lo dico da sola, perché erano quasi 200 domande in un’ora su tutto il materiale di tre anni di corso. Una bella mole insomma. Ma a molte risposte giuste ci sono arrivata più che altro per l’applicazione in questi anni, nella mia vita quotidiana, del principio yin e yang. Ad un certo punto spunta la domanda (che io chiamerei dell’anno): La curcuma è considerato un rimedio per l’artrite reumatoide? E la risposta era no. Ovviamente all’interno della visione energetica della medicina cinese tradizionale. Allora uno non può prendere integratori così alla cavolo. Questo fa parte della grande confusione di questo momento storico. Prendiamo integratori a go go senza sapere veramente che effetto hanno sul nostro corpo. Ahi ahi ahi! Io non sono contro gli integratori alimentari come non sono contro i test delle intolleranze alimentari. È che bisogna usare coscienza e conoscenza. La vita non è mai una autostrada dritta, è un sali e scendi in collina, in montagna, tra dirupi, boschi, vie anguste, vicoli ancora più stretti, terreni scivolosi oppure pieni di curve. Conoscere a cosa si è diventati intolleranti o sensibili può essere una indicazione utile. Se poi ci si avvia verso una alimentazione con delle fondamenta come i cereali, le verdure, i legumi che portano a diminuire queste sensibilità. Quando ci sono delle intolleranze, te lo dico chiaramente, il tuo intestino è come se fosse una palude. E hai da fare un bel lavoro con me in consulenza se no nella palude ci rimani, e per un bel po’ c’è da stare senza alcuni alimenti, glutine di pessima qualità, quello sbobinato in pizze focacce in primis… E poi possono essere utili anche gli integratori se il proprio modo di mangiare ha una direzione che è quella di tornare ad un cibo naturale, forte, ovvero cereali, verdure, legumi cucinati con determinati stili di cottura (e per questo c’è il corso di cucina di giovedì 19 gennaio). Non si può andare avanti con il concetto del FA BENE, è limitativo e anche un trabocchetto. Bisogna conoscere bene la propria costituzione e la propria condizione. Non prendere integratori così alla cavolo perché il primo che passa ti ha detto che <<ahhh con questo pinco pallo di erba, di bacca, di miele, di polvere, di spezie, ecc ti risolve questo o quel disturbo>>. Anche perché tutto è relativo ovvero tutto dipende. Per esempio la curcuma che si da a iosa per l’artrite reumatoide non aiuta perché la curcuma è yin e l’artrite reumatoide è una malattia yin. Quindi per dindirindina smetti di imbottirti di cose che la pubblicità spaccia per “ti fa bene” per questo e per quello. In questo caso dell’artrite lo sai che tutto lo yin va tolto e quindi c’è un NO assoluto alla curcurma per risolvere l’artrite. In certi casi lo sai può addirittura peggiorare una situazione un integratore. Ecco così fai pasticci e ti indebolisci. Quindi vieni in consulenza per imparare a conoscerti un po’ meglio. Invece di spendere soldi alla cavolo con gli integratori che non sai neanche tu che effetto hanno. Ovvio che in una sola consulenza non ti posso rivoluzionare la vita. Nella prima consulenza si sgrossa, si tolgono i più grossi errori, si comincia, dico cavoli si comincia, a mettere ordine, a capire cosa mangiare più spesso, soprattutto si capisce cosa NON MANGIARE per evitare peggioramenti e favorire miglioramenti e cambiamenti. A volte c’è un intero continente da attraversare insieme prima di arrivare ad un piatto di cereali, verdure, legumi. Ed io sono con te: TI ACCOMPAGNO. Tu inizi ad assaporare cibi integri. Poi c’è qualcuno che mi arriva che fa così tanti pasticci a furia di seguire giornaletti, i quaraquaqua televisivi sull’alimentazione che in una ora e mezza riusciamo solo (ma già è una specie di “miracolo” dove si vede che è la Madonnina che ci illumina) a mettere delle grandi linee. Nella prima seduta quindi: 1) si mette ordine il più possibile 2) si chiarisce cosa No e cosa Si 3) si chiarisce se il disturbo è yin o yang e si danno dei primi rimedi macrobiotici Ecco. Poi si vede nei mesi successivi come va, cosa succede, cosa migliora e cosa peggiora. Dopo qualche mese ti consiglio con tutto il cuore di venire a trovarmi per fare il punto della situazione, per capire dove stai andando e se è opportuno modificare qualcosa (consigliare altri piatti, altri rimedi, dei trattamenti esterni, degli esercizi) perché il tuo corpo cambia, tu cambi, le situazioni cambiano. E poi cambiano le stagioni. Io mica a settembre ti consiglio di mangiare nello stesso modo che a maggio oppure giugno. Nooo!!! questa è l’illusione di vivere fuori dalla natura della scienza moderna. E’ un percorso che ognuno adatta ai propri tempi. Ma è un percorso fantastico di risveglio, di progressivo miglioramento di ogni aspetto di sé. La dieta moderna disturba fortemente fegato, pancreas, intestino. E se hai mangiato per 20 anni così hai voglia di creare armonia. Ci vorrà un pochino di tempo, di pazienza. Normalmente poi nei primi mesi si hanno subito dei bei risultati, poi cominciano ad uscire gli accumuli più pesanti, lo yang della carne, degli insaccati, dei formaggi stagionati, delle uova che hanno avvolto di grasso e indurito ogni organo. E quando comincia uscire lo yang bisogna capire come intervenire se no si torna indietro. Io sono stata seguita se no ti dico non ce l’avrei fatta ad avere i risultati di oggi. Per questo ti dico, ti ripeto bisogna tornare più volte in consulenza. Anche per ritrovare la motivazione. Abbiamo talmente perso la sapienza del nostro corpo che se non si è guidati un minino ci si perde. Quindi nel nuovo anno (ora è Natale e ci sarà qualche stramangiata ed io parto per l’India) ti
La rinascita alimentare

Le persone possono guarire dalle malattie – le malattie possono guarire le persone. (Gerhard Uhlenbruck) https://www.facebook.com/soffittadellestreghe/ In questa immagine mi sono rivista così tanto. Quando l’ho vista, ho deciso di scriverci una newsletter che spiegasse il valore di una consulenza alimentare. Anche la frase che accompagna questa foto mi ha molto colpito. Mi ha colpito il senso di rinascita che una difficoltà anche molto grande nella vita ti può portare. Il senso di una rivoluzione interiore per cambiare dove non si sta più bene. La mia grande rinascita è iniziata con il cibo, cambiando le mie scelte alimentari. Da quella decisione è cambiata e migliorata tutta la mia vita dando il via all’apertura di tutta una serie di possibilità. Tutto è partito da una consulenza di Terapia alimentare con il mio grande maestro Martin Halsey. Ecco quello che mi sto impegnando con tutta a me stessa a creare quando vieni da me a fare una consulenza alimentare: è una sensazione, un’emozione, un sentimento. Meglio, un senso. Il senso di iniziare un percorso di rinascita guidato da me, fin dove io posso accompagnare e la persona desidera che io l’accompagni. Io nella consulenza alimentare offro la mia mano e ti accompagno alla scoperta di come puoi stare meglio e cominciare a risolvere dei problemi di salute cucinando e scegliendo cibi integri come cereali, verdure e legumi e componendo decotti. Io ti accompagno e tu sei il protagonista. TU SEI IL PROTAGONISTA AL 100% del tuo star meglio. Io con i miei studi, le mie conoscenze, la mia esperienza ti tendo una mano e ti porto per un sentiero che è tuo e solo tuo. E quando ho deciso di diventare una consulente alimentare, la decisione è stata presa in un momento di illuminata centratura tra mente e cuore. I due battevano all’unisono. Quei rari momenti della vita in cui senti una pulsione interna e una lucidità mentale pazzesca e intravedi una visione, un sogno che ti guida. Un momento che ti avvolge di una luce incredibile con una forza che ti investe dal cielo. Polvere di stelle percepita in ogni cellula che ti fa dire: sì sì questa è la mia missione oggi sulla terra. In quel momento lì ero così intrisa di luce che decisi pure di fare un patto. Ehh si ho fatto un patto. Con una persona molto speciale, allora la pregavo molto e mi ispirava molto e sono andata pure a trovarla in alcune delle sue manifestazioni: a Fatima, a Lourdes, a Medjugorje. La Madonna. Sì sì lei. Non quella tutta borchiata che canta ballando sui palcoscenici di tutti il mondo “True Blue, baby I love you”(che adoro), ma la mamma di Gesù. Con lei ci siamo chiarite subito: lei non fa educazione alimentare, io non faccio miracoli. Ecco patti chiari, amicizia lunga. Per cui i miracoli io non li faccio. Ripartizione di competenze. La Madonna i miracoli, io l’educazione alimentare. Al massimo sei tu che applicando con grande rigore, passione, impegno, visione i miei consigli alimentari crei il tuo miracolo facendo sì che la polvere di stelle invada anche te e ti illumini. Ma a me, personcina umana piccola piccola che è su questa terra per imparare ogni giorno dai propri errori, dai propri studi, dai propri successi proprio i miracoli non vengono, ancora no. Però come mi piacerebbe. Se miglioro qualche aspetto di me, della mia salute, della vita lo faccio con grande impegno. Ecco non mi chiedere miracoli in e post consulenza. Magari nella prossima vita siiii! Ho sempre sognato di iscrivermi ad una scuola dove con una bacchetta posso trasformare immediatamente la realtà e volo sulle scope alla Harry Potter per salvare qualcuno, ti prometto che se rinasco ci vado. La consulenza alimentare è un incontro educativo. Non è una dieta, è l’inizio di un percorso dove se vuoi io ti guido ma non è un incontro dove io “ti miracolo”. E non ti assolvo neanche da tutto il parmigiano che hai mangiato. Per quello prova il cammino di Santiago e le indulgenze, non si sa mai. Non è che tu esci dalla porta e come miracolato continuando a mangiare carne, uova, insaccati, formaggi, pane, tortelli, pasticcini, gelati, caffè, cioccolata in tutte le forme, brioche al bar, panini di ogni genere, pizze, fette biscottate, yogurt ti vanno via i disturbi, gli accumuli e i dolori. Poi mi scrivi dopo una decina di giorni, dove non hai cambiato niente o pochissimo pensando che solo la “mia assoluzione” (che non do) fosse bastata, che la tua situazione non è cambiata. Ovvio per funzionare oltre “alla mia benedizione” hai bisogno di mettere in pratica ciò che ci siamo detti in consulenza. Così le cose cambiano. Così si hanno dei risultati. Così tu ti automiracoli da solo. Io ti accompagno, tu compi il processo di miglioramento. Tu ti metti in gioco. Tu piano piano cambi le abitudini che ti hanno creato sofferenza. Io ti tengo la mano. Mi chiedi le cose, dissolviamo i dubbi insieme. Ma se dopo una settimana cominci a seguire: 1) il parrucchiere che ti dice che la vitamina c si prende per lo più bevendo spremute di arance e tu è meglio che le eviti perché sei già tanto yin (debole, espanso) e te le bevi 2) il giornale di gossip dell’edicolante che ti dice che gli omega 3 ti fanno bene e quindi ti devi riempire di salmone affumicato e tu hai l’energia della cistifellea che grida dolore in ogni articolazione e tu te lo mangi 3) l’omeopata di turno (con tutto il rispetto per gli omeopati che sono dei grandi ma che non hanno studiato cucina e soprattutto gli effetti del cibo sul corpo) che ti dice che tu l’uovo di quaglia lo devi proprio mangiare perché se no addio ferro, senza tenere in considerazione che la tua energia legno a cui appartiene il tuo fegato è ben bloccata e un uovo te la va a bloccare ancora di più. 4) l’amico
Una ricetta per il tuo viso

Sono emozionata per la serata di questa sera, martedì 29 novembre e per quella della prossima settimana, martedì 6 dicembre. Il viso. Cosa ti racconta il tuo viso quando ti guardi allo specchio? Ti piace? Ti piacerebbe fare qualcosa per piacerti di più? Yessss chi di noi non vorrebbe conoscere la formula magica per cancellare le rughe, per togliere le macchie, per attenuare le borse sotto gli occhi o le occhiaie o avere una pelle senza brufoli e luminosa. Migliorare si può. Eccome. Se sai come farlo. Ovviamente. Miriam ed io siamo con te stasera e il 6 dicembre per guidarti in una serata fantastica sulla bellezza. Che gioia poter parlare di bellezza. E di viso. Il viso esprime tutto di noi. E dal mio punto di vista di consulente alimentare, esprime soprattutto le tue scelte alimentari e le tue emozioni. Diciamo le emozioni che nella tua vita hai provato di più. Lo sai che le abitudini alimentari come un timbro si imprimono sulla pelle del tuo viso? Lo sai che cambiando le tue abitudini alimentari, capendo come (ed io ti aiuterò in questo), potrai cambiare ogni segno sul tuo volto? Perché? Il viso ci racconta della nostra costituzione ma anche della nostra condizione. E tu su questa puoi agire. Se sai come farlo. Noi, scegliendo un cibo piuttosto di un altro, otteniamo un effetto sul nostro viso. La nostra condizione (il nostro colore, la grana della nostra pelle, il colore sotto gli occhi, le rughe, la tensione e l’elasticità della pelle) può migliorare o peggiorare a seconda di cosa scegliamo di mangiare, dal mattino alla sera. Facci caso. Ti faccio solo un piccolissimo esempio: al mattino hai gli occhi gonfi? Prova a cambiare qualcosa nel pasto della sera e la condizione dell’occhio gonfio piano piano si attenuerà. E poi se sai cosa mangiare si attenuerà ancora più velocemente. Stasera e il 6 dicembre lo scoprirai. Hai segni di acne o brufoli? Questa è una informazione che ci racconta tanto ma veramente tanto sullo stato di due organi digestivi importantissimi che ti stanno richiedendo attenzione. Stasera ci inoltreremo in questo terreno. Con spirito di amorevole scoperta. Come degli Sherlock Holmes. E i segni che a volte diventano solchi in mezzo alle sopracciglia? ahhh Quelli sono i segni del volto che mi affascinano di più. E grazie a questa lettura e al collegamento con il relativo organo ho individuato un disturbo a mio padre 5 anni prima che lo facesse la medicina tradizionale occidentale. Certo perché la diagnosi orientale del volto basata sulla medicina tradizionale cinese è prima di tutto prevenzione. E io aggiungo anche spinta verso una amorevole cura verso sé stessi. Quindi questa serata e quella del 6 dicembre avranno questa caratteristica: di attivare la tua intuizione in modo da capire e quindi prevenire i tuoi disturbi semplicemente guardandoti allo specchio. E questo lo puoi fare anche tu che non hai tempo perché uno specchio in borsetta ce l’hai sempre, perché in uno specchio ti ci si imbatti sempre da qualche parte. Lo sai che dalla condizione delle tue labbra si riesce a vedere se mangi panini al prosciutto? Ahh questo è molto divertente…come altrettanto utile. E visto che di panini parliamo ti do una ricetta speciale, molto speciale ma semplice. Per la bellezza del tuo viso. Ma non solo. E’ una ricetta che aiuta in caso di voglia di dolce e poi stasera e martedì 6 dicembre ti spiegherò altri benefici di questa ricetta, affascinante nella sua semplicità. I panini al vapore. E questa sera e il 6 dicembre ti spiegherò la ragione perché dei semplicissimi panini al vapore ti renderanno la pelle più luminosa e con meno rughe. Esiste un segreto? SIIIII. Ed io te lo svelerò. Panini cinesi al vapore con pasta madre: Ingredienti: 350 g di farina di farro integrale o di riso integrale 150 g di pasta madre 180 ml di acqua un pizzico di sale Preparazione Impastare tutti gli ingredienti e mettere a lievitare fino al raddoppio. Lasciare l’impasto molto morbido. Riprendere l’impasto, formare delle palline, lasciare lievitare ancora una oretta al massimo, se no la pasta madre inacidisce. La cottura deve avvenire al vapore, quindi metterli in pentola con cestello apposito. Chiudere la vaporiera con il coperchio, cuocere a vapore per una ventina di minuti. Lasciar asciugare in un grata o su qualcosa di sospeso. A stasera e a martedì 6 frementi di vibrante curiosità. Ti aspettiamo con carta e penna per scriverti tutti gli esercizi di auto trattamento di bellezza! Love, trust, care Silvia P.S: E Miriam Colombari ti sorprenderà, davvero ti sorprenderà non solo con la sua bravura e la sua professionalità ma con i suoi segreti da reflessologa specializzata proprio sul viso. Ti aspettiamo piene di gioia ed entusiasmo. E Lauretta è già nella sua cucina di Sale in Zucca ad organizzare la cena di questa sera per farti assaporare, veramente assaporare, tutti piatti pensati, studiati per la bellezza del tuo viso. P.P.S: E’ pronto il super Menù del corso di cucina di giovedì 19 gennaio: Legumi in tutte le salse (dall’antipasto al dolce). Ti sorprenderemo. Da stasera potrai trovare i voucher da Laura, presso Sale in Zucca, via Santa chiara 45. Un corso di cucina è davvero un regalo originale con cui trasmetterai e donerai amore, salute, gioia, divertimento e sapienza. Cosa vuoi di più?
Il cibo che ti indebolisce

Mi sono innamorata della macrobiotica semplicemente per un motivo. Ho trovato nella cucina macrobiotica qualcosa che non ho mai trovato in nessun dieta, in nessun modo di mangiare occidentale, per lo meno a me contemporaneo. Le ricette curative. Una figata. Mentre mi adopero per crearle mi sento una vera guaritrice, della mia anima prima di tutto e poi del mio corpo e di chi mangia con me. E’ emozionante sapere che disporre le verdure in un certo modo in una pentola ha un particolare effetto sul corpo, e se poi queste verdure sono tonde piuttosto che di forma allungata se ne ottiene un altro e se combinate con determinati fagioli o un certo cereale ti curano un organo piuttosto che un altro, o meglio danno energia ad un organo piuttosto che ad un altro. E piano piano cucinando, frequentando corsi, sono entrata nel mondo degli stili di cottura. Chi mai ti ha spiegato che cuocere il cibo due volte ti rende forte? Dico oggi nel mondo moderno, un medico forse, un dietologo? (te lo spiego io nel prossimo corso di cucina giovedì 19 gennaio, che se vuoi puoi regalare facendo così un dono di salute e prosperità) E che oggi il vero medico sta in cucina e sei proprio tu! Spesso mi viene detto: <<Ah ma se non mangi carne dove prendi la forza?>>. Punto numero uno: oggi la carne è talmente piena di antibiotici ed ormoni, anche quella che ti dicono di qualità, che è diventata più yin che yang. Quindi altro che darti forza ti gonfia come un pallone e basta. Poi dopo questa bella frase mi viene detto: <<Ma io sono del gruppo zero e ho bisogno di carne>>… oh ma basta con sta storia del gruppo. Vivi ancora dentro una caverna o cosa? Hai l’ultimo modello di Iphone o comunque uno smartphone, hai le 4 ruote sotto il sedere, a casa non ti metti a sfregare due bastoncini di legno e una pietra per provocare il fuoco, al massimo hai un camino ben progettato dall’architetto che insieme ai termosifoni (che non mi immagino agganciati ad una parete di una caverna) ti scaldano per bene, il cibo non te lo procuri correndo come un leopardo in mezzo alle praterie ma vai in un posto che si chiama supermercato dove il cibo te lo trovi già bello che pronto, al mattino ti sveglia una suoneria elettrica che se l’hai programmata bene ti suona Mozart o qualche musica pop e non dormi in terra con l’ululato dei lupi fuori e il ruggito delle bestie feroci… ….scusa ma a questo punto ti chiedo cosa hai in comune con l’uomo o la donna con la pelle di mammut addosso delle caverne? Oggi c’è una cucina evoluta ed evolutiva con ricette di tradizioni millenarie ma non cavernicole che ti permettono di sostituire quella che tu dici la forza della carne con la forza di un cibo vegetale sapientemente cucinato. Però bisogna conoscere le ricette che ti apportano forza se no sei fregato e queste le impari venendo ai mie corsi, alle mie conferenze, in consulenza individuale. In uno dei viaggi con Leonardo ci siamo imbattuti in un medico giapponese a cui mio marito, nato e vissuto a Buenos Aires per 22 anni, domanda, terrorizzato dal fatto che io non compravo più carne: <<Ma se faccio sport e non mangio carne non divento debole io che sono del gruppo 0?>>. La sua risposta fu: <<Diventerai ancora più forte perché con la carne muscolo gonfio, con il riso integrale muscolo di acciaio!>>. Con le ricette curative davvero puoi apportare grande beneficio ad ogni parte del tuo corpo, rendendolo elastico e forte ma non teso. Che te ne fai della tensione che ti dà la carne ora, in questo momento storico? Mica devi assaltare l’altro come in un circo di gladiatori. Oggi ti voglio raccontare una ricetta invernale davvero speciale che dona grande calore al corpo in profondità. Azuki, zucca e kombu. Tre alimenti potentissimi individualmente che diventano straordinari messi insieme. Leggi ora per quanti problemi può aiutare questa fantastica ricetta: debolezza al cuore tonsilliti, adenoide infiammate o ingrossate eruzioni cutanee, acne, psoriasi diabete per regolare i livelli di zucchero nel sangue, ipoglicemia ulcere e debolezze digestive stanchezza o diarrea debolezza e condizioni degenerative problemi mestruali problemi di fertilità dolori articolari, artrosi e osteoporosi malattie renali E tanto altro. Questo solo per darti un’idea di quanto una combinazione di alimenti può essere potente, se ovviamente mangiata più volte durante la settimana in abbinamento ad una alimentazione basata su cereali, verdure, legumi. Come si procede in questa “Magica” ricetta? Ingredienti: 1 tazza di azuki (messi a bagno una notte) 2 tazze di zucca o carote 5-10 cm di kombu 1 cucchiaino di sale marino integrale acqua Procedimento: Prendi una tazza di fagioli azuki, lavali e lasciali a bagno per una notte o almeno 4/6 ore. Metti a bagno anche diversi pezzi di alga kombu per una decina di minuti. Quando si sono ammorbiditi, vanno tagliati in pezzetti quadrati di circa 2 cm. Metti poi i pezzetti di alga sul fondo di una pentola e versaci sopra i fagioli azuki. Versa acqua sufficiente a coprire gli ingredienti. Porta a bollore e fai cuocere a fuoco lento per 40 minuti. Taglia della zucca gialla in pezzi. Se non c’è la zucca puoi sostituirla con delle carote. Mettila sopra i fagioli e spargi un pochino di sale marino integrale. Copri con un coperchio e continua a far cuocere per altri 25/30 minuti. Durante la cottura l’acqua può consumarsi per cui si consiglia di aggiungerne un po’. Verso la fine della cottura condisci con un po’ di salsa di soia tamari o sale marino. Torna a coprire e fai cuocere alcuni minuti prima di servire. Ottima come contorno del riso e di verdure. Non ti resta che provare! E’ buonissima… Love, Trust, Care Silvia P.S: Et voilà martedì 29 ci sarà la prima grande magica serata per capire come prenderci cura del nostro volto e martedì 6 dicembre la
L’alimentazione perfetta???

C’è troppa confusione. Troppa. Troppa. Troppissima. Sul tema alimentare. Chiunque ormai emette opinioni, giudizi, sentenze, si improvvisa oratore sul tema dell’alimentazione, in qualunque giornale si sparano ricette, diete, consigli, con un accostamento di ingredienti e di idee che appartiene al mondo fantasy più che a quello reale. Ma cavoli non è uno scherzo parlare di alimentazione. Non si può far baruffa di due nozioni lette sui libri oppure di una marea di nozioni lette sui libri e a spargere in giro qua e là vedute alimentari. Sì sì evviva la libertà, siamo nell’epoca della libertà di informazioni e quindi ok ci sta che succedano queste cose. Ma nel campo alimentare bisogna avere una bussola, delle chiarezze che non siano solo biochimiche (quante vitamine, omega contiene un alimento) o la separazione acido/alcalino o di che gruppo sanguigno uno appartiene oppure il gusto. Ma cavoliiiiiiii! la cucina è un’arte e nessuna di queste ultime visioni prende in considerazione quest’aspetto. Alice: Quale via dovrei prendere? Gatto: Dipende dove vuoi andare? (Da Alice nel paese delle meraviglie, Lewis Carrol) Ecco anche nell’alimentazione bisogna capire che strada uno vuole prendere e in questa strada, per evitare disagi e smarrimenti, bisogna avere una bussola. Io la dieta del gruppo sanguigno l’ho fatta e mi ha devastata, perché sono gruppo 0 e dovevo mangiare un sacco di carne. Ma questo è il momento storico per imbottirsi di carne? Così come sono allevati gli animali oggi? No, perché io me lo chiedo… e anche se trovassi la super piccola azienda che mi alleva il pollo con tutti i santi crismi del rispetto, il mio corpo, con lo stile di vita di oggi, visto che mi sparo intere giornate al computer o in macchina o sui libri, sarebbe in grado di smaltire quel tipo di grasso, quel tipo di proteina? Oggi ci sono i riscaldamenti, al tempo dei cacciatori, come si presume facessero i gruppi 0, non c’erano, e questa fa funzionare in modo diverso il metabolismo, una comodità di questo tipo incide sul tuo corpo, non è mica da sottovalutare. Sì diciamo quello che ha di positivo sta dieta del gruppo sanguigno è che un po’ di ordine lo mette e l’ordine porta sempre i suoi benefici. Ma poi parla di stili di cottura? di ricette? di effetti del cibo sugli organi? Bahh a me pare di no. A me non ha insegnato a cucinare per la mia salute.Poi passiamo alla moda alcalino/acido, sì sì fighissima, all’estero poi va che è una figata soprattutto a Miami (e ti dirò il motivo a breve) ma la mia sorellina con questa moda di alcune simpatiche blogger si è devastata facendo dolci con l’olio di cocco, cioccolato raw ovvero crudo, usando succo di agave, facendosi frullati o succhi detox, insalatone prima dei pasti, semi vari, avocado a go go e….suprise… dopo qualche mese piena di dermatite, con mani umide e trasudanti di acqua. 10 giorni a dieta macrobiotica seguita da me, tutto sparito. Certo le ho vietato tutto il crudo per un po’, pure l’olio e siiii perché in certi casi pure l’olio crudo va tolto se vogliamo una risposta curativa dal corpo. Certo mangiava come si mangia ai Caraibi dove si balla merengue tutto il giorno e si nuota e ci si asciuga sotto il sole. Ma buttando nel corpo così tanto yin, ovvero elemento acqua, nel corpo attraverso frullati e cibi tropicali ricchi di acqua ha inzuppato i suoi organi di umidità visto che lei si muove nelle grigie nebbie londinesi in metro e non a ritmo di merengue sulla sabbia di Santo Domingo. Ho una amica carissima che vive a Miami, a marzo sono andata a trovarla, lei segue una dieta crudista prevalentemente e lì va bene, non esiste inverno, infatti quando le ho raccontato del mio metodo “io ti accompagno, tu assapori” che a breve lancerò con il mio nuovo sito/blog mi ha chiesto: “Ma se lo vuoi portare anche qua ci fai schiantare tutti dal caldo se proponi menù solo di cereali e legumi”…”Ovvio che sì, in un clima caldo bisogna introdurre alimenti che rinfrescano se no siamo panati”. Ma anche lì non bisogna esagerare, lei infatti a forza di introdurre yin a spron battuto si è dilatata un sacco di capillari sulle gambe. Ma se io qua in questo momento di entrata in inverno comincio a mangiare crudo sai come gelo tra poco e quanti raffreddori mi becco. Questo ce lo racconta la cucina tradizionale di una volta, la sapienza antica che indicava che al sud di un paese non si poteva mangiare come al nord, perché le condizioni climatiche sono diverse. Quindi nell’alimentazione è fondamentale : 1) capire che viviamo in una epoca industriale in cui si è perso il senso di umanità in relazione agli animali e che la carne di oggi è solo un pastrocchio di grassi ed antibiotici a meno che tu non vada ad allevare agnelli o maialetti in Sardegna facendo la vita del pecoraio esposto alle intemperie in una capanna su in montagna con il tuo piccolo falò di rametti e foglie. Che comunque potrebbe anche essere una figata. Back to la vita delle caverne come ci dice la dieta del gruppo sanguigno. E aggiungo anche che Michio Kushi, uno dei mitici fondatori della macrobiotica, se la rideva quando parlava di gruppi sanguigni perché mangiando macrobiotico e cambiando il sangue il gruppo cambia. E qui non siamo più impanati ma totalmente fritti 🙂 e come la mettiamo? 2) Capire che ogni luogo ha delle caratteristiche alimentari ed è per quello che la natura mette gli alberi di avocado e di cocco che sono ricchi di acqua in luoghi tropicali dove c’è bisogno di liquidi e noi qui a Torino non ci imbattiamo in palme da cocco ma in querce o in castagni, per esempio. 3) La cucina è una arte. Punto. Ci sono stili di cottura più invernali, più primaverili, più estivi, impararli rende forte la tua cucina e anche il tuo corpo: dalla pressione, al saltato, all’assorbimento,
Voglia di salato? ecco il motivo

Hai per caso più voglia di salato in questo periodo? Lo sai il perché? Come sempre la medicina tradizionale cinese ci dona la risposta. L’inverno ci sta avvolgendo con il suo freddo, a poco a poco e sempre di più e ci induce a godere del tepore dei riscaldamenti delle nostre casette. Siamo balzati nella stagione dell’energia acqua. Il primo fra gli elementi (così spesso viene considerato), la sorgente di vita sulla terra, nella dinamica dei cinque elementi della medicina tradizionale cinese. L’acqua rappresenta il massimo yin e trova corrispondenza con il nord. La vita in questo momento si sta racchiudendo e nascondendo sotto la terra che si fa sempre più fredda. Nelle profondità della terra l’ acqua continua a scorrere e sempre più gelida preserva, custodisce e conserva quello che in primavera sarà il germoglio. Lo Yin è al suo massimo e allo stesso tempo lo Yang (il seme) sta nascendo. La magnifica legge degli opposti in questo periodo dell’anno si fa capire ancora meglio. E noi abbiamo bisogno di capire cosa e come mangiare per non creare danni. Dove e come si manifesta in noi l’energia acqua? Martedì 29 novembre e martedì 6 dicembre vedremo come scorre sul tuo volto, se ci sono ristagni, blocchi, debolezze e come porvi rimedio. Il sapore che sollecita questa energia è il salato dei minerali che si stanno dissolvendo nelle acque che in fiumi, sotto e sopra la terra, nutrono i campi e arrivano a noi attraverso le verdure, i cereali, i legumi. Quindi è il momento in cui la voglia di salato si fa sentire perché il corpo ha bisogno di forza yang riscaldante profonda. Non il salato dei panini con la bresaola e il parmigiano. Mi raccomando! Quello è un gusto salato troppo estremo di cui abbiamo troppo abusato creandoci squilibri . Quindi è il momento di mangiare un po’ più gustoso e più salato. Sì ma in che senso dirai tu? E’ il momento di mangiare un po’ di più di alghe, miso, salsa di soia, prugne umeboshi, e, per chi ancora desidera il cibo animale, un po’ di pesce bianco pescato e benedetto. Questo tipo di salato, di forza yang, nutre in profondità, ammorbidisce, rompe gli ammassi, fa evacuare, porta verso l’interno, scalda. Un eccesso di questo sapore (il sale faccio notare che è presente in tutti i cibi confezionati, nei formaggi, negli affettati, nelle carni) ha effetto contrario: indurisce e riscalda troppo (ipertensione, accumuli negli organi genitali, arteriosclerosi, ecc). L’organo di cui prenderci cura ora è il rene, che secondo la tradizione orientale è la sede dell’energia ancestrale, cioè quello che ereditiamo dalla nascita e ci guida nel corso della vita. E in Medicina cinese il sistema correlato ai reni cosa gestisce? Prima di tutto i liquidi del corpo, per cui se soffri di ritenzione liquida questo è il momento di lavorarci su con l’alimentazione. Anche se hai freddo in tutto il corpo e alle estremità oppure hai dolori lombari o alle ginocchia, impotenza o mancanza di fertilità o mancanza di volontà è il momento di lavorare con l’alimentazione per riportare energia all’elemento acqua. I cibi che ci aiutano a nutrire questo elemento sono cotti a lungo e lentamente in pentole pesanti affinché accumulino calore. I nostri nonni lo sapevano quando sulle stufe mettevano al mattino a cuocere i minestroni. In questa stagione cereali come il riso, l’orzo, l’avena cotti a lungo sono ottimi. Le verdure da prediligere crescono sotto terra o appena al livello del terreno: il daikon, la carota, la bardana, il cavolfiore, tutti i tipi di cavolo. Il legume che esplica al massimo la sua potente energia sui reni sono gli azuki, la cui forma ricorda tanto quella dei reni e a loro portano equilibrio. Le alghe ci donano invece i minerali, e la kombu è quella da preferire, in rimedi vari (se ne vuoi sapere di più vieni in consulenza), per rafforzarsi e aumentare la fertilità in uomini e donne e per cuocere i legumi. E i dolci da preferire sono quelli ottenuti dalla frutta cotta che, se sapientemente cucinata, toglie ogni voglia di dolce nutrendo così l’energia dei reni che è soppressa da tutti gli zuccheri industriali. Così la ricetta che ti consiglio oggi è facile, veloce e costituisce il miglior modo di assaporare la frutta in questo momento dell’anno proprio per non indebolire questo organo (i reni) così prezioso in cui risiede la nostra forza vitale e la nostra capacità di procreazione (in tutti i sensi): Mele e melograno con salsa di kuzu Ingredienti: quattro mele un melograno un cucchiaino di kuzu un pizzico di sale marino integrale Preparazione: metti in un pentolino le mele tagliate a tocchetti e i semi di melograno, un pizzico di sale e un dito di acqua, cuoci coperto per 5 minuti. Intanto sciogli in un dito di acqua un cucchiaino di kuzu e poi versalo sopra le mele e cuoci ancora 5 minuti. Mescola il tutto e servi. Questo costituisce un eccellente spuntino, rompi-fame o fine pasto. Vedrai che ne rimarrai soddisfatto. Love, trust, care Silvia P.S: Io, Miriam, Laura e Federica siamo stra contente del grande successo che ha avuto la nostra serata : “il viso non mente mai”. Abbiamo pensato, visto che i posti sono andati via come noccioline (macrobiotiche J ) di mettere anche la data di martedì 6 dicembre. E’ un vero regalo che fai a te stesso. Miriam ti spiegherà una tecnica molto carina e veloce per scaldare gli organi, una fra le tante chicche della serata. E io ti spiegherò come capire come scorre l’energia acqua (dei reni) sul tuo volto e quindi sul tuo corpo e come andarla a nutrire se è debole . Siamo stra entusiaste!!! P.P.S: E se non sei per qualche motivo riuscito ad iscriverti alla serata del 29 aggiudicati il posto per il 6 dicembre. Ti aspettiamo con gioia, entusiasmo, divertimento ed anche idee regalo J molto originali. P.P.P.S: Ringraziamo di cuore tutti gli iscritti che hanno versato l’acconto: per noi è un