Come dimagrire e rafforzarsi

L’antica medicina tradizionale cinese consiglia, durante il periodo più freddo dell’anno, per apportare energia agli organi più profondi del corpo, reni e vescica, il grano saraceno e i fagioli neri. Creando piatti con questi due ingredienti di base e le verdure di stagione potremmo rendere forte il nostro corpo così da evitare o ridurre i malanni di stagione. Il grano saraceno è una pianta erbacea originaria dell’Asia. La sua coltivazione inizia nelle zone della Siberia, della Manciuria e della Cina. Con il passare del tempo, il grano saraceno inizia ad essere coltivato anche in Giappone, in India e in Turchia. In Italia sbarca nel XV secolo, grazie al commercio marittimo attraverso il Mar Nero. In Italia viene coltivato soprattutto in Valtellina e in Trentino. Non appartiene alla famiglia delle Graminacee e nemmeno delle leguminose anche se talvolta viene definito pseudo-cereale o cereale minore. Il grano saraceno fa parte della famiglia delle Poligonacee, la stessa del rabarbaro, da un punto di vista botanico, ma ha tutte le caratteristiche nutritive di un cereale e di un legume. Può essere considerato un ottimo sostituto del grano per tutti coloro che sono sensibili al frumento e agli altri cereali in quanto non contiene glutine. Il grano saraceno è un alimento molto proteico, possiede infatti otto aminoacidi essenziali ed è ricco di sali minerali, soprattutto ferro, fosforo, rame, zinco, selenio e potassio, vitamine del gruppo B, PP. Inoltre contiene la rutina, un importante flavonoide dall’azione antiossidante e antiemorragica. Il grano saraceno, contenendo tannini, è un ottimo antiossidante che aiuta a proteggere l’organismo dagli effetti dannosi dei radicali liberi. Il grano saraceno, mangiato almeno tre volte alla settimana, aiuta a combattere il colesterolo cattivo (LDL) nel sangue favorendo un migliore apporto di colesterolo buono (HDL) su quello totale. E’ considerato un alimento benefico per chi soffre di insufficienza venosa e ipertensione in quanto aiuta a migliorare il microcircolo. Le sue proprietà antiaggreganti rendono il sangue più fluido prevenendo infarto e ictus. Se mangiato spesso può ridurre il rischio di diabete. Infatti il grano saraceno ha un indice glicemico basso, ed è quindi l’ideale per chi soffre di diabete anche perché controlla il livello di zucchero nel sangue. Svolge un’azione benefica sulla glicemia anche grazie al magnesio che agisce positivamente sul metabolismo del glucosio. Tra le proprietà di questa pianta erbacea c’è quella di prevenire i calcoli biliari: il grano saraceno, come tutti i cibi ricchi di fibre insolubili, può aiutare ad evitare questo disturbo, in quanto ha la capacità di accelerare il transito intestinale e tenere pulito l’intestino, riducendo la secrezioni di acidi biliari. Le sue proprietà remineralizzanti e fortificanti rendono il grano saraceno un alimento energizzante, ottimo soprattutto per chi pratica sport. È inoltre consigliato in caso di stanchezza e affaticamento in quanto è in grado di rigenerare l’organismo grazie agli aminoacidi e ai sali minerali in esso contenuti. E’ molto indicato nell’alimentazione dei bambini, ma anche in caso di deperimento, magrezza, artrite e disturbi della circolazione periferica. La tua dieta NATURALE in equilibrio Grazie ai sali minerali il grano saraceno ha proprietà diuretiche che aiutano a combattere la ritenzione idrica e a tenere sotto controllo la pressione arteriosa. Ha un alto potere saziante, è l’ideale quindi per chi vuole perdere peso. Oltre a prevenire l’invecchiamento della pelle il grano saraceno aiuta la crescita dei capelli con la vitamina A, vitamine del gruppo B e lo zinco, contribuendo con queste vitamine anche alla depurazione del fegato. Come si consuma? Il grano saraceno in chicchi può essere utilizzato per la preparazione di minestre e zuppe con verdure. La sua cottura è simile a quella di farro, orzo e riso. Prima di essere cucinato il grano saraceno deve essere lavato in acqua fredda anche più volte, fino a che l’acqua non risulta limpida. I chicchi vanno poi scolati e tostati per circa 2 minuti per poi essere cotti in acqua calda per circa mezz’ora. Con i chicchi di grano saraceno tostato è inoltre possibile preparare il Sobacha un infuso orientale dalle proprietà disintossicanti e rigeneranti, ideale per chi vuole perdere peso. E se vuoi una dieta naturale che ti riporti in equilibrio peso e umore seguimi nel mio abbonamento online www.cucinaincambiamento.com, ogni venerdì ti arriverà nella tua casella di posta un menù che ti guiderà con consigli e ricette naturali mirate, sarà come avere un corso di cucina naturale online ogni settimana. Da questo venerdì iniziamo il percorso per sgonfiarsi con anche decotti facili e efficaci che accelerano il processo di dimagrimento e aiutano incredibilmente a far ritornare la pancia piatta. Il grano saraceno è molto utilizzato nella cucina di montagna come ingrediente base per la produzione della “polenta taragna” e per i pizzoccheri valtellinesi. Un pasto veloce e molto nutritivo può essere creato con la soba, degli spaghetti di grano saraceno, molto utilizzati nella cucina giapponese. Metti a bollire dell’acqua, aggiungi del sale marino integrale. Quando bolle butta gli spaghetti di soba, dopo 8 minuti, scolali e sciacquali in acqua fredda. Taglia finemente due foglie di cavolo viola (a listarelle), una manciata di cipolline bianche, due carote (a fiammifero). In una padella fai saltare le verdure con un dito di acqua, del sale, olio di sesamo tostato. Quando sono quasi cotte aggiungere gli spaghetti di soba cotti, saltarli aggiungendo olio e qualche goccia di tamari. Lavare e tagliare del prezzemolo. Tostare delle mandorle insieme a del lievito alimentare naturale in scaglie, frullarli fino ad ottenere una polvere. Servire gli spaghetti di soba con le verdure, con del prezzemolo, le mandorle e il lievito dei cereali. La farina di grano saraceno, invece, ha un sapore simile a quello della nocciola e può essere utilizzata per la preparazione della polenta, ma anche di impasti per fare pane e dolci. In abbinamento alla farina di riso o di frumento può essere utilizzata anche per preparare pancake e crépe (puoi vedere sul blog la mia ricetta: https://www.cucinaincambiamento.it/qual-e-la-colazione-ideale-per-il-tuo-fine- settimana/) La tua dieta NATURALE in equilibrio Un buon cereale sempre senza glutine da alternare al grano saraceno è il teff, un
Hai mai provato la dieta paleo?

Si Si Si, intendo proprio la dieta paleolitica, quella che andava tanto di moda tra i nostri antenati, almeno secondo quello che ci racconta chi vende la dieta paleo. Qualche settimana prima di partire per il mio ultimo viaggio in Perù viene da me, in consulenza, una signora che mi racconta di aver perso molti kili seguendo la dieta paleo ma che poi, nel tempo, non la trovava più sostenibile, l’aveva resa molto nervosa e con delle voglie di dolce da impazzire che la avevano gettata in un circolo vizioso di abbuffate. In cosa consiste la dieta paleo? Il libro sulla paleo diet di Loren Cordain (mi sono informata per bene) ci spiega, a pagina 7, che gli uomini del paleolitico si nutrivano soprattutto di animali selvatici e magri. Quindi, in sostanza, la dieta paleo è una dieta a basso contenuto di carboidrati o law carb e ad alto contenuto di proteine animali. Una domanda mi è immediatamente sorta spontanea leggendo il libro: ma dove si trovano oggi tutti questi animali selvatici da mettere giornalmente, per più volte al giorno, in tavola? Tu, per caso, riesci a trovare quella quantità (3 pasti al giorno) da far si che l’uomo moderno possa tornare a mangiare come mangiavano, teoricamente, i paleolitici? Io, quando al mattino, mi sveglio e apro le finestre, non vedo sterminate praterie ma vedo le case dei miei vicini, strade asfaltate e macchine. Quindi una conclusione mi sorge spontanea: se non vedo queste praterie o questi spazi immensi, come ho potuto apprezzare sulle montagne del Perù a 5 mila metri senza abitazioni e contaminazioni, significa che oggi non abbiamo più il tipo di vita che c’era nel paleolitico. E quindi gli animali e la carne di cui sono fatti non possono essere della stessa qualità dell’epoca paleolitica. Gli animali di oggi (la cui carne è venduta nei supermercati e nelle macellerie) non si nutrono di erba selvatica né pascolano liberamente e felicemente. Il 99% degli animali, la cui carne ritroviamo nelle tavole, non se la spassa affatto bene oggi come oggi e non ha certo vissuto la vita bellissima di un animale allo stato brado del tempo del paleolitico. Ma questo aspetto un po’ più etico può non fregare nulla ad uno che vuole dimagrire a tutti i costi con una dieta low carb. L’uomo, di per sé, è un po’ menefreghista e anche se l’Economist dice che l’ambiente è super inquinato per l’eccesso di allevamenti e che dovremmo diventare tutti un po’ più vegan (per dirla secondo la moda) ci sta che uno guardi prima alla propria linea che non al collasso ambientale e non faccia i collegamenti tra ciò che mangia e tutto il resto. Ma tra i seguaci della paleo diet ho anche trovato quelli un po’ più ambientalisti che mi hanno detto che loro mangiano solo carne “grass fed” ovvero carne di animali nutriti ad erba e allevati in modo dignitoso per cui l’animale non è stato stipato in spazi angusti e rimpinzato di antibiotici per evitare il dilagare di malattie. Mi sembra una ottima cosa che uno riesca a trovare della carne allevata con dei principi di rispetto dell’animale e del terreno ma comunque non noti una differenza tra lo stile di vita tuo e quello di uno che viveva a quel tempo? La mia domanda resta sempre: tu vivi esattamente come un paleolitico? Ovvero vivi all’aperto, in caverne, facendo movimento per la gran maggior parte del giorno ? Un uomo del paleolitico passava la maggior parte della sua giornata seduto davanti ad un computer o viveva all’aria aperta a svolgere qualche mansione per la sua sopravvivenza? Un uomo del paleolitico correva a prendere mezzi di trasporto o correva dietro ad una animale o con un animale (che è ben altra cosa)? Aveva appuntamenti? Pagava le tasse? Pagava le bollette? Aveva il mutuo da pagare? Aveva il direttore dell’azienda che mette pressione se l’obiettivo non viene raggiunto? L’uomo del paleolitico viveva in una società semplice, vestito di poco (con un fai da te diciamo), viveva e lottava fisicamente per la sussistenza, senza tutte le nostre mille necessità e comodità (le nostre lotte oggi sono per lo più interiori e non richiedono tanto cibo da consumare). Vivendo in una società semplice l’uomo del paleolitico viveva senza gli enormi stress e senza le tentazioni moderne. L’uomo del paleolitico mangiava carne per sopravvivenza più che per scelta e se riusciva ad ottenerla cacciandola (e non c’era neanche una certezza). All’epoca la caccia era considerata una “arte” in qualche modo sacra, svolgeva una funzione primaria sociale e l’animale veniva ringraziato per il ruolo che svolgeva all’interno della catena alimentare. Qui, oggi, siamo in tutta altra situazione dove la maggior parte delle persone ingurgita il cibo e il pezzo di carne nel piatto ha tutt’altra valenza rispetto a quella che aveva nel paleolitico o nelle tribù dei nostri antenati. Il rapporto con il cibo era tutt’altro, e questo rendeva il cibo che veniva procurato con la caccia e con la raccolta sacro e un dono che madre natura faceva ai suoi ospiti uomini. In questo cerchio tutto era in armonia e aveva un senso profondo. L’animale non aveva praticamente vissuto la sofferenza e in qualche modo si donava per la sopravvivenza dell’uomo che lo ringraziava. Oggi siamo molto lontani dal cerchio di armonia che poteva vivere un uomo nel paleolitico ! In ogni caso la carne è la carne e per me che guardo la vita, secondo le leggi della medicina tradizionale cinese, dal punto di vista energetico ha un solo effetto: quello della signora che è venuta in consulenza da me e si sentiva nevrotica e depressa e si è iscritta ora alla mia dieta naturale ! La carne è yang ! l’effetto della carne è yang ovvero l’effetto della carne è quello di contrarre i tessuti e gli organi! E se sei contratto, yang ,in una società complessa ovvero yang non puoi essere sereno e se giorno dopo giorno, mese dopo mese, mangi cibo yang non
Corso di Cucina “Tutto sulle verdure”

Lo sai che le verdure hanno un ruolo strategico nella nostra alimentazione e nella nostra salute ? E non possono essere mangiate solo a vapore o crude ! perché le verdure svolgano il loro ruolo strategico al meglio è fondamentale che vengano preparare con stili di cottura differenti! Martedì 29 gennaio scoprirai tutti i segreti delle verdure oltre le vitamine ! Cosa possono fare le verdure per ogni aspetto della salute? Quali sono i condimenti migliori, quali sono da evitare, quali da preferire, come crearne di deliziosi ed equilibranti ? Ne parlerò approfonditamente nel corso di cucina dedicato a loro (parlerò anche dei benefici delle verdure di mare ovvero le alghe ) ! Vi aspetto Martedì 29 gennaio presso la Biogastronomia SaleinZucca dalle 19.30 alle 22.00