Vuoi sgonfiarti? Ti aspetto!

Sgonfiarsi??? È un sogno? Fallo diventare realtà e fallo in modo ecosostenibile! Quando mi sono iscritta, 6 anni fa, alla scuola la Sana Gola di Milano per iniziare il mio percorso di operatore olistico ad indirizzo nutrizionale, ho abbracciato un grande sogno, quello di Michio Kushi (allievo di George Ohsawa, fondatore della macrobiotica) e di Martin Halsey (mio maestro e direttore della scuola). Da allora ho respirato questo sogno in ogni mia cellula e l’ho fatto anche mio attraverso questo blog, il mio metodo “il Menù naturale organizzato” e l’ebook Guida Naturale per Sgonfiarsi, che presenterò martedì 15 maggio dalle 18.00 alle 20.00 presso la bellissima Biobottega di Corso Adriatico 26 a Torino, evento che fa parte del BeeGreen Festival che coinvolge la Regione Piemonte e la Città di Torino. In cosa consiste questo sogno in cui metto tutte le mie forze e tutta la mia anima? Sull’idea che nasca un Homo Pacificus, un uomo che vive in armonia con se stesso e con gli altri esseri umani e con la terra, a partire dalle sue scelte alimentari. Scelte macro che si rifanno al principio unificatore yin e yang, scelte bio per esprimere la necessità di produrre e mangiare senza inquinare e vegan (il più possibile) per esprimere il valore di un modo di mangiare che non uccide e non maltratta e crea meno sofferenza possibile, partendo da una riduzione importante (se non completa) del cibo di origine animale. Non sono proprio scelte a caso. Esse nel tempo, se ti prendi un attimo di tempo per riflettere e magari approfondire, rispondono ai problemi di: degrado ambientale fame e violenza nel mondo dipendenza dal petrolio maltrattamento e sofferenza degli animali salute individuale e collettiva e quindi di elevati costi della sanità. In questo momento storico di grandi sconvolgimenti dove sembra che non si possa scorgere altro che punti interrogativi, pensare che io, con le mie scelte alimentari, possa contribuire a realizzare un mondo popolato da Homo Pacificus mi tranquillizza e mi dà sicurezza. Io parto da me stessa, e parto con azioni molto precise e pratiche: imparare a mangiare in modo equilibrato (comprendendo sempre di più lo yin e lo yang e l’energia del cibo, tema che approfondirò martedì 15 maggio con la presentazione del mio e-book in modo che tutti coloro che mi ascoltino abbiamo uno strumento chiaro per orientare CON SAPIENZA ED EQUILIBRIO le proprie scelte alimentari ), biologico e il più possibile libero da alimenti di origine animale. Martin nelle sue conferenze spesso sottolinea: “Imparare a mangiare in modo sano ed equilibrato con la natura può essere la cosa più rivoluzionaria che si possa fare: è rivoluzione ed evoluzione”. È rivoluzione ed evoluzione masticare un boccone per 50 volte. Questo è uno dei compiti che spesso Martin ci assegnava durante le vacanze della Sana Gola e durante la rice diet, una dieta speciale semplicissima. Ecco, ora prova tu a masticare un boccone di carne 50 volte. Questo era uno dei temi di discussione, mentre abbondavamo la forchetta nel piatto e cominciavamo a muovere le mandibole fino al cinquantesimo boccone. Per la verità, non è che si potesse tanto discutere, eravamo così concentrati nella masticazione che ogni parola veniva in secondo piano. Ma in quei pochi sprazzi tra un boccone e l’altro una delle riflessioni era proprio quella. Potresti masticare 50 volte un pezzo di carne? Ti sembra naturale? Prova a metterti in bocca la bresaola, il prosciutto e a masticarlo così tanto, dai dai ti sfido. Io starei male, ho provato ad immaginare, e chiunque nel tavolo è arrivato alla conclusione che nessun cibo può essere masticato così a lungo a meno che non sia naturale. In realtà mia nonna so che lo faceva, ma con un preciso scopo: utilizzare quel poco cibo animale che le sue bestie le donavano per creare calore nel corpo durante i lunghi inverni ed essere pronta poi ad andare nei campi alle 5 di mattina per finire alle 9 di sera. Ma chi di noi vive ancora così? Se ci va bene ci facciamo 30 minuti di camminata al giorno. “Nei paesi industrializzati come l’Italia mediamente si consumano 224 grammi di carne pro capite al giorno (circa 80 kg l’anno a persona). E il consumo globale di carne continua a crescere rapidamente: solo dal 2007 al 2008 si è passati da 275 a 280 milioni di tonnellate di carne prodotta in tutto il mondo, e la FAO ha stimato che entro il 2050 si arriverà a 465 milioni di tonnellate. Anche la produzione di latte, secondo le previsioni, è destinata a crescere velocemente, passando da 580 milioni di tonnellate del biennio 1999-2001 a 1043 milioni di tonnellate entro il 2050. Il consumo di prodotti animali va crescendo con particolare rapidità nei paesi in via di sviluppo, parallelamente alla crescita economica: la carne infatti rappresenta per queste popolazioni un modello occidentale da imitare, uno status symbol, un segno di prestigio e ricchezza sociale. In queste regioni, dal 1983 il consumo di carne è più che raddoppiato, passando dai 14 kg di carne pro capite annui agli attuali 30 kg. Ciò ha causato naturalmente un aumento del numero di animali allevati: secondo le statistiche della FAO (2007), in tutto il mondo ogni anno vengono macellati circa 56 miliardi di animali, esclusi pesci e altri animali marini. Questa crescita esplosiva della popolazione animale domestica si è rivelata incompatibile con i ritmi naturali terrestri e ha inciso attraverso diversi modi sull’equilibrio della Terra” Tratto da wikipedia. E il fabbisogno è 0 Kg. Scrive Martin Halsey in “Nascerà l’Homo Pacificus?” articolo del giornale La Sana Gola, autunno 2010. “Un modo di mangiare basato sull’uccisione di altri animali e lo snaturamento di tutti gli alimenti ci rende nervosi, ansiosi e violenti, spesso attaccati a credenze che ci danno un senso di sicurezza in un mondo caotico, credenze per le quali molti sono pronti ad uccidere”. Solo una pallottola di cereali verdure e legumi può darti piacere dopo che l’hai resa poltiglia. Ma te lo sei mai chiesto perché nessuno mai mastica la carne o i panini di affettati? Prova anche con il parmigiano o con qualsiasi altro formaggio, dai dai così ci facciamo 4 risate e vediamo se non ti lascia un retrogusto salato o
Detox Now, Now, Now!

Quale messaggio ti ha mandato questa Pasqua? Hai sentito come me una forza rinnovatrice dentro che ti sta spingendo verso nuovi orizzonti? Non frenarla, seguila! Questa tua forza rinnovatrice che si sta facendo sentire viene dal tuo fegato, l’organo sollecitato in questo momento dell’anno dall’energia della primavera, dall’energia Legno o Albero. In questi giorni, ho sentito davvero il bisogno di rifugiarmi in mezzo alla natura. Avevo una voglia matta di fare lunghe, lunghissime camminate avvolta dal profumo dei boschi, ammirando l’orizzonte, pestando foglie. Avevo voglia di sentire il respiro rigeneratore della natura che so che mi annulla ogni stanchezza fisica e mentale. E così ho fatto. Ho poi abbinato alla rigenerazione fisica, attraverso le lunghe camminate, una rigenerazione alimentare e poi cellulare con un po’ di meditazione e qualche tecnica di respirazione. Ed oggi che ti scrivo mi sento veramente rinata. La Pasqua insieme alla mia famiglia (mamma, papà, sorellina e maritino) è stata vegana, senza zuccheri e con due pasti soltanto. Abbiamo iniziato con una buona colazione fatta con un porrigde di quinoa, abbiamo assaporato qualche frutto secco tostato durante la camminata e abbiamo finito la nostra giornata con una cena con del miglio saltato con cipollotto, batata e topping detox di puntarelle e alghe dulse e un bel piatto di zucchine con cipolle di Tropea ai capperi. Puoi trovare queste ricette nella settimana detox del Tuo Menù Naturale Organizzato che inizia venerdì e continua per qualche settimana. Siiiii… Il Menù Naturale Organizzato si allinea ai ritmi della natura. Questo è il segreto dello stare bene: essere allineati con madre natura. E il modo più antico per farlo è attraverso la scelta consapevole del cibo. Una volta, prima che l’industria alimentare stravolgesse tutto, era insito nell’essere umano mangiare secondo ciò che la stagione offriva, cambiare gli stili di cottura, eliminare certi cibi o ridurli e prediligerne altri. Ora questo ritmo naturale profondo a partire dalle nostre scelte alimentari è scomparso. Ed è una delle cause dei tanti disagi primaverili che ti coinvolgono dal mal di testa, alla stanchezza cronica, ai problemi di pelle a quelli del tuo peso forma, al tuo umore ballerino. E necessario fare quindi un passo indietro? Si. E’ necessario fare le pulizie di primavera, tornare ad un po’ di sana semplicità. E’ ciò che vuole il fegato per cominciare ad annullare i suoi sintomi che si accentuano nella sua stagione ovvero ora. Sai cosa sta chiedendo il tuo fegato per liberarti da tutti i tuoi disagi primaverili? Detox Now, Now, Now. E last but not least: l’impostazione di un nuovo stile di vita. Come fare quindi ad alleggerire il magazzino principale del nostro corpo ovvero il fegato e ritrovare la desiderata forma fisica, mentale e spirituale che lui, da buon generale, gestisce? Upsss… Perché parlo di fegato e parlo di spiritualità? Perché per l’antica medicina cinese il fegato è proprio legato alla nostra apertura emotiva e spirituale. Vuoi dare una svolta alla tua vita? Parti dalla detox del tuo fegato. Prova per tre giorni a stare senza caffè (sostituiscilo con del thè verde), senza prodotti cotti al forno, senza dolci, senza cibo di origine animale e nello stesso tempo mangia tutte le verdure verdi che ti capita di vedere dal tuo verduriere di fiducia e condisci con queste tanto orzo e riso basmati e cucina legumi verdi (piselli, fave). Insomma fai una dieta verde. Ti sembrerò un po’ pazza a dirti sempre di provare a vivere senza caffè e a diminuire i prodotti da forno e a cucinarli, tu, in casa. Per la medicina tradizionale cinese c’è una ragione: il cibo tostato ad altissime temperature e per lungo tempo come il caffè è yang ovvero molto contraente. E’ ha come effetto di contrarre il fegato che è un organo yang quindi di intasarlo e renderti super rigido (visto che il fegato, per gli orientali, gestisce l’elasticità muscolare). La visione orientale del cibo può unirsi alla visione occidentale, più scientifica? Eccome. Lo sai che, durate la cottura dei cibi, si verifica un processo chimico noto come <<reazione di Maillad>> che rende i cibi abbrustolisti e quindi più gustosi. Quando un cibo in cottura si imbrunisce grazie a questa reazione che avviene tra i 140 gradi e i 180 gradi (per questo io nel tuo menù naturale organizzato propongo spesso di fare il pane o i muffin al vapore ) nelle cotture al forno e nei fritti gli zuccheri e le proteine si legano attraverso all’energia del calore e producono un fenomeno chimico che può creare l’acrilammide, una sostanza definita genotossica <<estremamente pericolosa>> dal comitato Fao/who experte commitee on food additives (Jecfa) e dall’autorità europea per la sicurezza sul cibo (Efsa). E chi fa da filtro a tutte le sostanze tossiche che ingeriamo? Il nostro fegato… Pronta/o allora a depurare il tuo fegato? E se non vuoi sentirti solo ma trovare un forte sostegno a questo tuo cambiamento iscriviti alla giornata “Rivitalizzati”, domenica 8 aprile. Dalle 9,30 alle 17,30 vivrai con me una giornata in cui imparerei a crearti una dieta verde detox adatta a cominciare a risolvere i tuoi disagi primaverili dalla stanchezza cronica, al mal di testa, al gonfiore, ai problemi di pelle, all’eccesso di peso. Insieme a Paola Chiesa ti daremo tutti gli strumenti per aiutarti ad impostare insieme ad uno nuovo stile alimentare uno nuovo stile di vita. Hai voglia di rinnovarti? E’ l’occasione giusta! Dalla meditazione, alla scelta consapevole del cibo (ci sarà anche un pranzo guidato), a esercizi ad approccio yogico, al contatto con la natura regalati una occasione per rinascere a Primavera con la tua energia Legno in piena espansione. Chiamami al 3282128507 per avere maggiori informazioni, o scopri di più sulla pagina ufficiale dell’evento. Restano pochissimo posti. Ti saluto con questa frase che ieri sera il mio papino mi ha letto da uno dei sui autori preferiti Giorgio Boati (Un paese ben coltivato, Edizioni Laterza) : “I giorni migliori non sono quelli in cui si sta aggrappati al poco o al tanto che si è messo in piedi,